Sanità: incontro tra Asl Chieti, sindacati e aziende

Chieti. Ieri, martedì 10 aprile 2018, una delegazione di lavoratori USB è stata ricevuta in Itl dopo aver strappato, attraverso i numerosi presidi degli ultimi tempi, un incontro con le aziende dell’appalto mensa (Dussmann e Servizi Integrati), la ASL2, i sindacati confederali CGIL e UIL.

 “L’oggetto dell’incontro – spiega USB in una nota – è stato il ‘passaggio’ di 19 lavoratori dalla società servizi integrati
alla Dussmann. Passaggio che la nostra organizzazione sindacale aveva ritenuto inopportuno ed illegittimo in quanto non c’era stata nessuna comunicazione di tale decisione ai lavoratori interessati ed all’azienda committente oltre che alla nostra organizzazione sindacale. Rispetto a tale tema, le spiegazioni del “passaggio” sono state a nostro avviso insufficienti e si è deciso di riconvocare un incontro il 26 aprile p.v. sempre in Itl. Le aziende in tale occasione dovranno produrre la documentazione necessaria a dimostrare che tale “passaggio” è legittimo. La nostra organizzazione ci ha tenuto ad evidenziare la condizione lavorativa precaria dei dipendenti delle aziende sopracitate, in merito all’organizzazione dei turni ed all’impossibilità dei lavoratori che hanno dei part-time (tanti al di sotto del 50%) di organizzare la propria vita privata liberamente. Infatti, molti di loro, sono costretti a svolgere turni di lavoro di poche ore e tornare anche più volte nella stessa giornata per svolgere l’orario di lavoro giornaliero. Ciò rende impossibile, ad esempio, l’organizzazione di un altro impegno lavorativo al fine di aumentare il livello reddituale che è insufficiente e non idoneo a garantire un livello di vita dignitoso come previsto dall’art. 36 della Costituzione Italiana”.

 “Abbiamo voluto sottolineare il ricorso continuativo delle società alle ore supplementari al di sopra del limite concesso dalla Legge e dal CCNL applicato ai lavoratori. Il lavoro supplementare – conclude la nota – viene utilizzato dalle aziende come uno strumento arbitrario per garantirsi la benevolenza dei lavoratori. Per tali ragioni abbiamo richiesto il consolidamento dell’orario contrattuale affinché, per contratto, venga riconosciuto formalmente ai lavoratori l’effettivo tempo di lavoro svolto, con tutte le ricadute sui diritti conseguenti (malattie, ferie e posizione previdenziale). Usciamo felici di aver, attraverso la lotta, dato voce ai lavoratori e permesso la loro partecipazione a questo tavolo, che si sarebbe svolto senza la presenza dei diretti interessati. Auspichiamo che possa essere l’inizio del riconoscimento dei diritti dei lavoratori delle aziende in appalto per Asl2”.

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