Quarta discarica a Cupello, comitato deposita 2.600 firme contrarie alla VIA in Regione

Vasto. Una delegazione del Comitato Difesa del Comprensorio Vastese pochi minuti fa ha consegnato al Comitato Valutazione di Impatto Ambientale della Regione Abruzzo a L’Aquila 2.600 firme di cittadini contrari al progetto per la quarta discarica a Cupello depositato da un privato, la Cupello Ambiente.

Oggi, infatti, il Comitato è chiamato ad esprimersi sul progetto per una nuova discarica da 480.000 mc da realizzarsi in un’area limitrofa agli impianti esistenti del consorzio pubblico CIVETA, addirittura occupando parte della fascia di rispetto ambientale di tali strutture.

Per il Comitato, rappresentato in occasione di questa audizione da Antonio D’Angiò, Alfonso Di Stefano, Massimo Fagnani, Alfonso Bellano e Stefania Di Stefano, si tratta di una vicenda surreale che, ricordiamo, all’inizio ha visto anche il ritiro del progetto in quanto ricadente in un’area di proprietà del CIVETA che dichiarò, dopo le segnalazioni del Forum H2O, di non aver dato alcun consenso all’iniziativa. Poi, come se nulla fosse, il progetto fu ripresentato modificato escludendo ad esempio le particelle del CIVETA.

“Ad avviso dei cittadini – si legge in una nota – è surreale che si possa anche solo discutere di una quarta discarica quando gli enti non hanno saputo effettuare alcun controllo reale sulla gestione della terza vasca da parte dello stesso soggetto che propone ora la quarta, tanto che è dovuta intervenire la procura di Vasto e i NOE con un sequestro che, da quanto riportato dalla stampa, sta rivelando anche altre criticità, ad esempio per la stabilità del versante dello sversatoio.

Il territorio del vastese ha molte criticità ambientali e già oggi non rispetta diversi standard come quello relativo alla qualità del torrente Cena, su cui graverebbe quest’ennesimo impianto. Inoltre è in corso la procedura per l’autorizzazione di un’altra discarica a Furci, con un prevedibile effetto cumulo del tutto insostenibile.

Il Comitato auspica che prevalga il buon senso e che il progetto venga bocciato senza se e senza ma”.

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