La Lida interviene sulle presunte irregolarità al canile di Tufillo

Ortona. Mentre sul web e sulla stampa tradizionale imperversano le accuse di presunte irregolarità al canile di Tufillo la L.I.D.A. di Ortona scende in campo. L’Associazione L.I.D.A. aveva già iniziato da alcuni mesi su iniziativa del Comune di San Vito Chietino a curare il trasferimento di alcuni cani presso il canile comunale di Ortona al fine di promuoverne le adozioni.

 Nell’ambito di tale attività i volontari della LIDA hanno provveduto a far adottare circa quindici cani detenuti a Tufillo di proprietà di comuni diversi.

 “Era già nostra intenzione avviare una collaborazione con il canile privato di Tufillo al fine di promuovere il benessere animale negli aspetti di vita quotidiana e di socializzazione dei cani, tutto questo mettendo a disposizione l’operato dei volontari, la competenza degli istruttori cinofili di cui si avvale l’Associazione e l’esperienza pluriennale maturata dal direttivo dell’Associazione nella gestione del canile comunale di Ortona. E’ doveroso che tutti i gestori dei canili privati adeguino le strutture fornendole di cucce per provvedere al necessario riparo dalle avverse condizioni climatiche e allestendo le aree di sgambatura occorrenti per far uscire i cani che sono permanentemente rinchiusi nei box ” dichiara il vice presidente della L.I.D.A. Andrea Rapino. L’Associazione ha pertanto ritenuto doveroso intervenire in modo tempestivo mettendosi a disposizione al fine di tutelare i cani detenuti nel canile di Tufillo e pertanto, in data odierna, la L.I.D.A. ha trasmesso all’impresa proprietaria del canile una proposta di protocollo operativo che prevede, a fronte di un progressivo impegno di spesa della proprietà per apportare migliorie della struttura, il coinvolgimento gratuito dei volontari nelle attività di promozione del benessere: uscite quotidiane dai box, toelettatura, socializzazione e gioco, adozioni. L’intervento di un’associazione che opera abitualmente a oltre 50 chilometri di distanza si è reso necessario in quanto il canile asilo è localizzato in montagna in prossimità di Tufillo, comune che conta circa 400 abitanti, per cui al momento appare improbabile il coinvolgimento di volontari del posto. Sul tema è intervenuta anche Paola Stollavagli, Presidente della L.ID.A. Sezione di Ortona e coordinatore provinciale del Movimento Animalista, che chiede l’imminente attivazione di una conferenza di servizi con il coinvolgimento delle associazioni, dei servizi veterinari Asl e del sindaco del comune di Tufillo che sarà incontrato nei prossimi giorni. “Auspichiamo di portare a compimento questa iniziativa di collaborazione e che possa essere di esempio e stimolo per gli altri canili privati presenti in Abruzzo in quanto siamo convinti che solo la presenza dei volontari nei canili può trasformarli da luogo di detenzione a luogo di socializzazione e di promozione del rapporto uomo – animale con l’obiettivo di incentivare le adozioni e il benessere dei cani che purtroppo non hanno la fortuna di essere adottati. Resta inteso che l’obiettivo primario dei comuni, come previsto dalla normativa, deve essere quello di attuare politiche di prevenzione del randagismo e degli abbandoni al fine di contenere al massimo gli ingressi dei cani nei canili anche a beneficio del costo sociale che questo fenomeno comporta. Al momento siamo in attesa di risposta da parte della società che gestisce il canile” conclude Paola Stollavagli.

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