Continua lo stato di agitazione al Comune di Chieti

Chieti. Si è svolto oggi presso la Prefettura di Chieti il tentativo di conciliazione previsto dalla normativa vigente nell’ambito della dichiarazione dello stato di agitazione dei dipendenti del Comune di Chieti.
In apertura di riunione la parte sindacale unitariamente ha ribadito le ragioni alla base della protesta ed ha comunque aperto ad una composizione della questione a patto che fossero ripristinate corrette relazioni sindacali e si addivenisse alla stipula definitiva del Contratto decentrato già sottoscritto tra le parti in data 29 agosto 2019.
Il Signor Sindaco sin da subito invece ha dichiarato di non essere disponibile a ricomporre alcunché visto che, a suo dire, tutte le doglianze di parte sindacale sono prive di fondamento o quasi.
Le scriventi segreterie hanno ribadito invece che le ragioni che hanno condotto la parte sindacale a dichiarare lo stato di agitazione e nello specifico: “Mancata stipula definitiva del contratto decentrato già sottoscritto in forma di ipotesi tra le parti; obbligatorietà a discutere e contrattare con le rappresentanze sindacali, tutte, la eventuale sottrazione di risorse dal salario accessorio di tutti i dipendenti delle risorse necessarie al pagamento delle PO; sono valide e supportate dalle previsioni contrattuali e legislative vigenti. Per altro anche le altre questioni sollevate da parte sindacale, ad esempio in merito alla mancata informazione preventiva su materie per le quali invece la fonte contrattuale la prevede od ancora sulla obbligatorietà di contrattare annualmente il fondo per la ripartizione del salario accessorio dei dipendenti, ha trovato da parte dei rappresentati del Comune di Chieti il totale disconoscimento. Per queste ragioni il confronto odierno, ed anche il tentativo di ricomposizione esperito dal vicario Dott. Di Gaetano che ha proposto di concordare una data a breve termine per una riconvocazione delle parti, si è concluso, per indisponibilità della parte pubblica, negativamente. Alla luce di ciò le scriventi convocheranno nei prossimi giorni l’assemblea sindacale dei dipendenti e, alla luce degli odierni accadimenti, saranno decise le modalità di prosieguo dell’azione sindacale. Inoltre sarà valutata l’attivazione degli strumenti legali a tutela delle prerogative sindacali che ad avviso delle scriventi sono state ampiamente disattese dalla parte pubblica”.

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