Chieti Solidale, stato di agitazione indetto da Uiltucs e Uil Fpl

Chieti. Chieti Solidale questo mese non ha ancora pagato gli stipendi e, per di più, il sindaco ha dichiarato pubblicamente che intende vendere una delle farmacie comunali per fare cassa.

 Due fatti gravi, che hanno portato Uiltcus, la federazione dei lavoratori del turismo, commercio e servizi, e Uil Fpl, che riunisce i dipendenti dei poteri locali, a decidere di attivare lo stato di agitazione. In una nota inviata al prefetto di Chieti, Antonio Corona, i sindacati annunciano l’iniziativa e chiedono una convocazione urgente “e il suo intervento per la definizione puntuale della tempistica sull’erogazione degli stipendi al fine di scongiurare ulteriori azioni che potrebbero arrecare notevoli disagi ad una utenza già di per sé delicata”.

 Commenta Mario Miccoli, segretario regionale Uiltucs: “Chieti Solidale è una delle poche aziende in salute di Chieti e ora, dopo la desertificazione imprenditoriale che ha colpito la città, una realtà con una vocazione sociale rischia con questo esproprio di essere privatizzata, in un periodo tra l’altro in cui assistiamo anche a tagli a livello regionale proprio sul sociale. Non è questa la strada per fare cassa: vanno individuati meccanismi virtuosi, anche europei, per far sì che un patrimonio di tutta la città non venga svenduto ma, piuttosto, continui a generare valore aggiunto come ha fatto finora”.

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