Chieti, si spaccia per minorenne per adescare sui social: arrestato dai carabinieri

Chieti. Aveva creato un profilo falso, con tanto di foto di un 18enne per attirare ragazzi su un sito di incontri per gay, S.E. un 50enne della provincia di Chieti con già un precedente alle spalle, arrestato ieri dai carabinieri della Stazione di Chieti Principale e del Nucleo Operativo e Radiomobile.

Aveva conosciuto così Alessandro (nome di fantasia), un ragazzino alle prime esperienze su un sito di incontri per soli uomini, attirandolo con una foto falsa e dandogli un appuntamento in piazza San Giustino a Chieti. Alessandro ha già dei ripensamenti e non vuole accettare quell’appuntamento, ma ai primi dubbi espressi, il finto 18enne inizia a minacciare di rivelare l’omosessualità di Alessandro ai genitori, mandandolo in panico e costringendolo ad accettare. All’incontro il ragazzo scopre che le sue paure erano fondate perché nella macchina trova un attempato signore che nemmeno somiglia alla foto del profilo. L’uomo costringe Alessandro a salire in macchina e lo porta in una zona fuori mano per abusare di lui sotto la minaccia di rivelare le sue preferenze ai genitori. Sono momenti di paura per il ragazzino che non vede via di uscita. Ma ecco il colpo di fortuna: il 50enne viaggiando a folle velocità per le vie cittadine va a sbattere contro un’altra macchina ad un incrocio: Alessandro ne approfitta, si catapulta fuori dall’auto urlando allo stupro e fugge. La ragazza nell’altra macchina chiama immediatamente i carabinieri, non tanto per il danno causatole, ma perché il 50enne è scalzo e con i pantaloni slacciati.

È da questo punto in poi che iniziano gli accertamenti dei carabinieri della Compagnia di Chieti, aiutati da Alessandro che nel frattempo ha raccontato tutto ai genitori ed è andato in caserma a denunciare l’accaduto.

Durante la perquisizione a casa dell’uomo sono sequestrati il computer e il suo cellulare che saranno analizzati con cura dagli investigatori, mentre da ieri S.E. si trova agli arresti domiciliari su disposizione del G.I.P. Dott. Andrea Di Berardino.

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