Chieti, il sindaco: “La Palestra di Colle dell’Ara pronta a diventare sede vaccinale già da subito”

Chieti. Campagna vaccinale, l’Amministrazione torna a offrire la disponibilità della palestra di Colle dell’Ara per fare fronte alla situazione di affollamento che nei giorni scorsi si è manifestata al Pala Ud’A.

“Sin dal primo avvio della campagna di vaccinazione abbiamo fatto presente alla Asl una doppia possibilità di utilizzo di spazi della città da trasformare in sedi vaccinali – così il sindaco Diego Ferrara – La palestra di Colle dell’Ara è disponibile da subito, così come poteva esserlo, ragionando per tempo, anche lo spazio espositivo della Camera di Commercio dell’ex foro boario, grazie a un’intesa che abbiamo cercato proprio per essere di supporto alla macchina organizzativa. Di questo tornerò a farmi per l’ennesima volta testimone nella riunione di domani con la Prefettura, perché non è pensabile, com’è accaduto, fare attendere all’aperto e in piedi persone anziane, persone fragili, che pur di vaccinarsi sono andate anche prima dell’orario concordato dalle chiamate ricevute. Abbiamo cercato e assicurato alternative, proprio perché eravamo coscienti del fatto che una campagna massiva ha bisogno di spazi ulteriori. Solo in questo modo è possibile evitare che si formino non solo le file viste in questi due giorni, ma anche gli affollamenti davanti alla sede vaccinale.

La disponibilità subito manifestata dall’Università per il Pala Ud’A è di certo una buona cosa ed ha funzionato finché il numero di persone da vaccinare è stato contenuto e non si sono manifestate le criticità derivanti dalle due diverse piattaforme di prenotazione dei vaccini. Peraltro approdano in città anche cittadini di altri centri della provincia, che a maggior ragione non possono vivere sia il disagio dello spostamento, sia quello dell’attesa. Restiamo a disposizione della Asl e rinnoviamo al Prefetto la nostra piena volontà collaborativa, al pari di quanto accade anche in altre città, come Pescara, Montesilvano e L’Aquila, dove i Comuni sono stati non solo coinvolti, ma sono divenuti riferimento della popolazione per avere informazioni e la rotta delle iniziative vaccinali. Bisogna essere uniti, guardare ai possibili problemi organizzativi e mettere insieme forze e competenze per risolverli: l’immunità di gregge deve essere l’obiettivo da raggiungere al più presto possibile, perché è l’unica via per vincere il virus”.

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