Capaci 30 anni dopo: sarà esposta a Chieti la “Quarto Savona 15”

Nel mese di maggio in tutta Italia si riporta alla memoria l’attentato terroristico del 1992 in cui perse la vita il giudice Falcone, un uomo simbolo, che spese tutta la sua vita al servizio dello Stato e della legalità. Un uomo che dichiarava: la “mafia non è affatto invincibile ma, aggiunse, “non si può vincere se non impiegando in questa battaglia tutte le forze migliori delle istituzioni”.

 

Fiducia nelle istituzioni, dunque, ottimismo e dedizione al lavoro, oltre a una profonda cultura fanno di Falcone un simbolo ancora oggi attuale, nella lotta alla mafia, in un percorso verso la vittoria della legalità sul malaffare oggi non ancora completamente raggiunto.

In questo ambito, per ricordare il trentennale della strage di Capaci sarà esposta a Chieti la teca che custodisce i resti della Fiat Croma su cui viaggiavano gli uomini della scorta di Giovanni Falcone, la “Quarto Savona 15” . La teca sarà in piazza Vico dalle ore 10.30 alle 19. La giornata, organizzata dal questore di Chieti Francesco De Cicco, d’intesa con il “Premio nazionale Paolo Borsellino” con il contributo del prefetto di Chieti, Armando Forgione, e del sindaco Diego Ferrara, prevede alle ore 10.30 lo scoprimento della teca della “Quarto Savona 15” e la successiva benedizione da parte dell’arcivescovo di Chieti Vasto, Bruno Forte. L’evento intende richiamare alla memoria di tutti il tragico evento di Capaci coinvolgendo soprattutto gli studenti degli Istituti Superiori con l’obiettivo di alimentare nei giovani interesse critico e voglia di maggiore conoscenze delle vicende che hanno caratterizzato la storia contemporanea del nostro Paese, al fine di intraprendere un percorso di riflessione sugli eroi che hanno sacrificato la propria vita al servizio delle istituzioni.

Su questo tema sarà incentrata la tavola rotonda a cui prenderanno parte il prefetto Luigi Savina, il questore Francesco De Cicco, il sostituto procuratore della Repubblica di Chieti Giuseppe Falasca, don Aniello Manganiello, sacerdote attivo nel quartiere di Scampia a Napoli, Tina Montinaro, vedova di Antonio Montinaro, capo scorta del giudice Giovanni Falcone, e la professoressa Gilda Pescara. Lo stesso giorno sotto i portici verrà allestita una mostra dei lavori realizzati da studenti di Chieti nel progetto “Segni Narranti” che la Rete di scuole ha realizzato nell’anno scolastico in corso in memoria delle vittime innocenti delle mafie.

Nei giorni successivi per il trentennale della strage di Capaci, saranno organizzati a Chieti una serie di appuntamenti – dibattito (16/06) mostra fotografica (19/06) presentazione di un libro (22/06) film (25/06) il cui programma sarà presentato martedi 14 giugno alle ore 11,00 all’università di Chieti

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