Attività di controllo, la Capitaneria di porto di Ortona illustra i risultati conseguiti

Ortona. Il Compartimento marittimo di Ortona, con le sue quasi 100 unità operative tra donne e uomini, distribuiti tra la Capitaneria di porto di Ortona, l’Ufficio Circondariale Marittimo di Vasto e la Delegazione di Spiaggia di Francavilla al Mare, costituisce la maglia territoriale delle Capitanerie di porto – Guardia Costiera nell’ambito della provincia di Chieti, e rappresenta l’Amministrazione di riferimento per gli usi civili e produttivi del mare.

La Capitaneria di porto di Ortona è chiamata ad operare in contesti operativi e amministrativi che richiedono elevata specializzazione. Di qui la scelta di investire su specifiche figure che testimoniano l’unicità dei servizi resi all’utenza ed il loro alto valore aggiunto. Tra le priorità su cui fa leva l’operato della Capitaneria di porto di Ortona è sicuramente da annoverare la salvaguardia della vita umana in mare, la prevenzione dall’inquinamento marino, la preparazione degli equipaggi. Elementi, questi, che concorrono allo sviluppo di quel valore più ampio che è rappresentato dalla sicurezza della navigazione e marittima, priorità perseguita anche attraverso le attività di Amministrazione di bandiera e di Port State Control svolte dal personale dipendente. Durante il primo semestre del 2022 sono state effettuate 11 visite ispettive a bordo di unità navali battenti bandiera straniera, ai sensi del Paris MoU ’82, e 3 di queste sono state oggetto di detenzione, in quanto risultate “substandard” rispetto ai requisiti di sicurezza previsti dalle normative vigenti. Oggetto di verifiche ispettive, 28 nel complesso, è stato anche il naviglio nazionale per il rilascio complessivo di 36 certificati da parte dell’Amministrazione di bandiera.

Tra i compiti istituzionali, altresì assolti dalla Capitaneria di porto di Ortona, sono da ricordare anche quelli relativi all’adempimento di specifiche funzioni operative legate al campo marittimo, in riferimento a qualsiasi attività associata all’ambiente marittimo con potenziale impatto sulla sicurezza, l’incolumità, l’economia o l’ambiente. E proprio in riferimento all’indotto che genera l’economia del mare, sono state ben 174 le sedute di esame, in qualità di componente di commissione, a cui ha partecipato personale della Capitaneria di porto di Ortona in materia di erogazione di corsi di formazione per marittimi ai sensi della STCW ‘78 come emendata, a cui devono aggiungersi le 10 sedute di esame per il rilascio delle patenti nautiche, che hanno visto partecipare complessivamente 52 esaminandi e di cui solo il 50% degli stessi è risultato idoneo.

Per quanto riguarda invece i controlli eseguiti in termini di tutela dell’incolumità e della sicurezza, è stato revisionato ed approvato il Piano di security del porto di Ortona. Da ricordare inoltre anche i 7 controlli, in materia di tutela dell’ambiente, sul tenore di zolfo dei combustibili marittimi a bordo delle navi che hanno ormeggiato presso il porto di Ortona, oltre alle costanti verifiche della fascia costiera che hanno sistematicamente visto l’impegno giornaliero del NOPA e la cui operatività si è concretizza nell’elevazione di sanzioni per un ammontare circa di 50.000 € per attività illegali contro l’ambiente.

La peculiare funzione operativa della Capitaneria di porto di Ortona si identifica specificamente nella salvaguardia della vita umana in mare, intesa in termini di ricerca e di soccorso marittimo. È infatti la Capitaneria di porto di Ortona, a rappresentare l’organismo locale che assicura il coordinamento generale dei servizi di soccorso marittimo. Tale missione è solo una delle diverse manifestazioni delle funzioni operative che rendono quella della Capitaneria di porto di Ortona, un’organizzazione variegata e strutturata sul territorio di giurisdizione, in grado di coniugare competenze e conoscenze amministrative e operative. A tale contesto deve aggiungersi il patrimonio informativo e conoscitivo della quantità di dati accentrati – in tempo reale – presso la Sala Operativa della Capitaneria di porto di Ortona, frutto dell’impiego di sistemi tecnologici avanzati e che sono alla base della funzione di monitoraggio del traffico marittimo e delle attività ad esso connesse.

La salvaguardia della vita umana in mare, intesa come un bene della collettività sociale, invisibile ma essenziale, che va difeso e tutelato con ogni mezzo, si realizza anche attraverso la componente navale della Capitaneria di porto di Ortona che rappresenta, per la collettività ortonese e non solo, un elemento di affidabilità, con 3 unità navali di differenti dimensioni e tipologie. I mezzi navali sono costituiti da 1 motovedetta della Classe 800, adeguata a garantire, con un servizio h24, le attività di ricerca e soccorso nell’area di responsabilità SAR, a cui si affianca 1 unità della Classe 500, motovedetta costiera ed 1 mezzo minore della Classe GC B, battello pneumatico di circa 7 m, dedicati entrambi alla verifica del rispetto delle normative in materia di tutela del mare e dell’ambiente. La vigilanza in dette aree, oltre che dal mare, è svolta anche via terra con l’utilizzo di pattuglie, costituite da personale debitamente formato, il cui obiettivo primario è quello di dare corso a un mirato programma di sorveglianza, assicurando, nel territorio costiero, una ulteriore proiezione all’esterno delle capacità operative del personale della Capitaneria di porto di Ortona.

In tale ottica, lo sforzo di personale e mezzi messi in campo per la settimana di “Ferragosto”, da impiegare lungo la fascia di litorale nella giurisdizione del Circondario marittimo di Ortona, si concretizza nell’impiego di 47 militari, di 3 mezzi navali che saranno adoperati mediamente con 2 uscite giornaliere, con la finalità di rendere più sicura la balneazione e l’utilizzo dell’intero ambiente marino da parte dei cittadini e dei villeggianti che intenderanno fruire della Costa dei Trabocchi.

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