Atessa, Usb: ‘Licenziamento illegittimo alla Sevel’

Lanciano. “Ancora un licenziamento illegittimo nei confronti di un sindacalista USB da parte di Fada Quality Service azienda che opera all’interno della Sevel spa di Atessa come controllo qualità per conto dei fornitori ed ha appalti in svariati stabilimenti in Italia e all’estero. Un licenziamento che riteniamo illegittimo per le modalità con cui è avvenuto, per le bugie raccontate dall’azienda atte a discriminare un lavoratore e che sono state svelate anche dall’intervento dell’Ispettorato del Lavoro di Chieti, a seguito di segnalazioni fatte dalla nostra organizzazione, e che auspichiamo prenda le giuste iniziative nei confronti dell’azienda.

In passato la stessa sorte era spettata ad un altro iscritto USB, licenziato con modalità diverse ma comunque discriminatorie così come stabilito dal Giudice del lavoro di Lanciano.
Andrea Pittelli nell’ultimo anno e mezzo ha subito tutta una serie di discriminazioni che gli hanno provocato anche problemi di salute, gli è stato sospeso il Badge per l’ingresso nello stabilimento Sevel, dandone responsabilità alla Direzione Sevel per la mancata restituzione, circostanza smentita dall’intervento dell’ITL di Chieti oltre che dalle dichiarazioni della Direzione Sevel. Questo ha portato a comandare il lavoratore a trasferte in giro per l’Italia e anche all’estero, con la scusa che per lui non c’era lavoro in Val di Sangro, proprio perché gli era stato sospeso il Badge che gli permetteva l’ingresso in Sevel.

Nonostante le varie diffide inviate, sia dalla nostra organizzazione che dai Legali, l’azienda ha continuato con il suo atteggiamento nei confronti del lavoratore commutandogli una serie di lettere di contestazioni disciplinari che inevitabilmente hanno portato al licenziamento. Tra le tante contestazioni anche una lettera di licenziamento che l’azienda ha dovuto ritirare per palese insussistenza del provvedimento.

Così come per l’altro lavoratore ingiustamente licenziato, l’USB attraverso i suoi legali ha già impugnato il licenziamento. Coinvolgeremo anche l’ITL di Chieti a sostegno delle ragioni del lavoratore contro un’azienda recidiva negli atteggiamenti arroganti”. Si legge così in una nota del coordinamento Usb lavoro privato provinciale di Chieti.

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