Francavilla: rapinarono gioielleria, due arresti

Francavilla. I carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Chieti, ieri sera, a Vieste (Foggia), in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip del Tribunale di Chieti, hanno rintracciato e arrestato i due presunti responsabili della rapina messa a segno lo scorso 3 dicembre in una gioielleria di Francavilla al Mare.

In manette sono finiti Hechim Hadiouich di 20 anni e Franco Raduano di 21 anni, entrambi di Vieste e noti alle forze dell’ordine. Le indagini, scattate subito dopo gli eventi, sono state condotte in collaborazione con i carabinieri della Tenenza di Vieste che hanno fornito un contributo fondamentale all’individuazione dei due rapinatori.

I malviventi lo scorso 3 dicembre, fingendosi clienti, erano entrati nella gioielleria “L’Angelo d’oro” ubicata in viale Nettuno e, dopo aver immobilizzato con del nastro adesivo la titolare del negozio, che al momento era sola, si erano impossessati della chiave della cassaforte dalla quale avevano, poi, asportato preziosi per un valore di circa 40mila euro.

Subito dopo erano fuggiti a bordo di un’autovettura guidata da un terzo complice, riuscendo a far perdere le loro tracce. L’individuazione dei malviventi è stata possibile attraverso un’accurata attività tecnico-investigativa che si è avvalsa anche di alcune immagini di sistemi di videosorveglianza dislocati nel comune di Francavilla al Mare e recuperate, dagli uomini dell’Arma, con un’attenta analisi delle possibili vie di fuga dei rapinatori.

Ieri sera i carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Chieti e i colleghi della Tenenza di Vieste, dopo aver monitorato per l’intera giornata gli spostamenti dei due pugliesi, hanno arrestato Raduano nella sua abitazione di Vieste e, successivamente, Hadiouich che si era allontanato dalla sua abitazione per recarsi in una località poco distante da Vieste.

Entrambi sono stati associati al carcere di Foggia. Le indagini continuano per individuare il terzo complice rimasto alla guida dell’auto utilizzata per la fuga.

Impostazioni privacy