Bancarotta fraudolenta: denunciati sette imprenditori a Vasto

finanza12Vasto. Bancarotta documentale e distrattiva. Questa l’accusa per sette imprenditori denunciati dalle Fiamme Gialle della Compagnia di Vasto, al termine di una indagine avviata ad inizio anno. I soggetti coinvolti svolgeva ruoli di amministrazione all’interno di tre società su cui si è concentrata l’attenzione dei finanzieri, tutte recentemente fallite.

Il passivo fallimentare accertato delle società, distratto dagli amministratori, ammonta complessivamente a 3milioni 962mila 420 euro, di cui 1milione e 150mila euro in denaro e 450mila in beni strumentali ed attrezzature varie.

L’indagine è il proseguimento di quella avviata nel 2012 che ha permesso di denunciare 25 amministratori di diritto e di fatto, responsabili di aver sottratto 3milioni 048mila e 850 euro dall’attivo fallimentare a danno dei creditori, a fronte di un passivo fallimentare pari a 11milioni 023 mila 200,63 euro.

La condanna per tale reato prevede la reclusione da 3 a 10 anni e l’inabilitazione ad esercitare impresa o ricoprire incarichi direttivi di imprese per 10 anni.

Fare impresa comporta dei rischi che possono condurre le aziende, specie in periodi di crisi come quello attuale, a stati di insolvenza che spesso determinano l’applicazione di procedure concorsuali come il fallimento.

Far ricorso a procedure concorsuali, distraendo fraudolentemente la contabilità o beni dell’attivo patrimoniale dell’impresa non solo costituisce reato, ma anche una seria distorsione del sistema economico in cui operano le altre imprese che agiscono nella legalità in una condizione di svantaggio a causa della concorrenza illegale di aziende simili.

In questo contesto, l’operato della Guardia di Finanza è fondamentale per la tutela delle imprese, del mercato e dell’economia in genere.

 

 

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