Carichieti, indagati i commissari (ex) nominati da Bankitalia

Gli ex Commissari straordinari di Carichieti, nominati dalla Banca d’Italia, Salvatore Immordino e Francesco Bochicchio, sono indagati dalla procura di Chieti.

 

Lo ha confermato il procuratore di Chieti Francesco Testa, in audizione davanti alla Commissione bicamerale d’inchiesta sulle banche, spiegando che “l’ipotesi di lavoro è l’eccessiva svalutazione dei crediti avvenuta poco prima della risoluzione del novembre 2015”. Il reato ipotizzato è quello di “bancarotta” ma serve “il profilo di dolo e questo è tutto da accertare”, ha aggiunto.

 

Ad agosto si era parlato di una prosecuzione delle indagini per altri sei mesi, con nessuna richiesta da parte della Procura, né di archiviazione né di rinvio a giudizio.

 

Gianni Melilla(MDP): “La verità su chi ha distrutto Carichieti”. I lavori della commissione parlamentare di inchiesta sulle banche, oggi dedicati allo scandalo della Carichieti, confermano le ripetute denunce che ho fatto in questi anni attraverso 4 interrogazioni rivolte al Ministri della Economia e Finanze”; sottolinea il deputato che da parte della commissione bilancio della Camera.

“Il ruolo dei commissari nominati della Banca d’Italia così come la mancanza di trasparenza nella governance di Carichieti sono giustamente oggetto di indagini che mi auguro accertino rapidamente la verità e puniscano i responsabili della “morte” di una Banca storica che tanto ha dato allo sviluppo della Regione e in particolare della provincia di Chieti.

I risparmiatori ingiustamente truffati hanno diritto ad essere risarciti.

La criminalità finanziaria che ha provocato tante sofferenze ai risparmiatori e alle imprese, va stroncata col massimo rigore.

Lo Stato (cioè i cittadini) hanno dovuto impiegate decine di miliardi di euro per limitare il crollo del sistema bancario.

Sono risorse sottratte alle politiche di sviluppo, alla sanità, alla scuola, alla sicurezza, alle pensioni.

Non lo dobbiamo dimenticare mai.

 

 

 

 

 

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