Esperti a confronto a Chieti sulla corretta alimentazione nei bambini

universita_chietiChieti. Se da bambini si impara a seguire un’alimentazione corretta e uno stile di vita salutare,  si riusciranno a prevenire nell’età adulta patologie gravi e invalidanti come l’ipertensione, il diabete, malattie cardiovascolari e osteoporosi.

  Dunque bisogna mettere in atto tutte le iniziative possibili per costruire “alleanze strategiche” a favore della salute dei più piccoli. Questo lo scopo di esperti e studiosi che si sono dati appuntamento all’Università di Chieti, nell’Aula Magna del Rettorato, in occasione della Giornata Mondiale del bambino e dell’adolescente. L’incontro, promosso dalla sezione Abruzzo della Società Italiana di Pediatria, presieduta da Valerio Flacco, tratterà il rapporto tra nutrizione e salute dal bambino all’adulto, che coinvolge le famiglie, la scuola, i pediatri, l’industria alimentare e i media. All’incontro prenderanno parte Valerio Flacco, primario pediatra a Lanciano, Francesco Chiarelli, Direttore del Dipartimento Materno Infantile della Asl Lanciano Vasto Chieti, Giovanni Nigro, Direttore della Clinica Pediatrica dell’Aquila, Mario Di Pietro, primario pediatra ad Atri, Angelika Mohn, professore associato  della Clinica Pediatrica di Chieti, Sandro Angeloni, pediatra di libera scelta, Fernando De Benedictis, direttore della Pediatria dell’ospedale “Salesi” di Ancona, Giuliano Lombardi, direttore della Pediatria di Pescara, Ermanno Morelli, presidente del CONI Abruzzo, Cinzia Scaffidi, direttore del Centro Studi Slow Food,  Francesca  Verrigni, manager dell’omonima azienda alimentare, Ernesto Pellecchia, Direttore dell’Ufficio Scolastico Regionale.
“Quello della corretta alimentazione nei bambini è un tema sul quale va creata un’efficace sinergia – afferma Flacco – perché è molto forte l’insidia rappresentata da modelli sbagliati che inducono i più piccoli a seguire abitudini non propriamente salutari, come la vita sedentaria, determinata da troppa tv, o il consumo abituale di merendine, bevande zuccherate e altri cibi grassi e ipercalorici. Occorre perciò un coinvolgimento ampio di tutti i soggetti che contribuiscono all’educazione del bambino, soprattutto quando si tratta della loro salute”.

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