Chieti. “Al di là delle procedure, i lavoratori, ormai esasperati, hanno diritto di ricevere risposte certe sul loro futuro occupazionale, senza dover ricorrere a gesti più o meno eclatanti per l’affermazione di un diritto sacrosanto come quello al lavoro”.
È quanto ha dichiarato il presidente della Provincia di Chieti, Enrico Di Giuseppantonio, a proposito della vicenda che vede coinvolti i lavoratori della Sixty, da ieri alle prese con un sit in di protesta davanti la sede dell’azienda.
“Stiamo partecipando da mesi alle diverse fasi di questa travagliata vicenda” ha detto ancora Di Giuseppantonio. “Lunedì prossimo la Provincia sarà ancora a Roma, per un nuovo confronto in sede ministeriale, ma crediamo che in questa vertenza i ministri debbano intervenire di persona. Per questo motivo abbiamo scritto al ministro dello sviluppo economico Corrado Passera e al ministro del lavoro Elsa Fornero per chiedere loro un intervento diretto. Comprendiamo che sul tavolo nazionale sono purtroppo numerose le vertenze aperte, ma riteniamo che la Sixty abbia anche l’obbligo morale di dare una risposta certa e definitiva sul piano industriale e sulle prospettive del polo produttivo teatino. Un obbligo che sarà difficile eludere dinanzi ad autorevoli esponenti del Governo Monti”.
