Asl Chieti, Zavattaro su riordino posti letto: ‘Non è una nostra invenzione’

zavattaroChieti. “Nulla di definitivo e nessuna volontà della direzione aziendale di penalizzare questa o quella struttura”. E’ questo il messaggio che filtra dalla Asl Lanciano-Vasto-Chieti in merito al piano di riordino dei posti letto.

Secondo l’azienda sanitaria, a livello aziendale la manovra, più che tagli, produce un cambio di destinazione, perché riduce di poco il numero dei posti letto per acuti e aumenta quelli di lungodegenza e riabilitazione, molto sottodimensionati rispetto alle esigenze del territorio. Una scelta che rappresenta una risposta appropriata all’evoluzione dei bisogni sanitari, che vedono in cronicità e disabilità le nuove emergenze in tema di salute.
“Il documento diffuso in questi giorni, in termini ancora di proposta” spiega il manager Francesco Zavattaro “altro non è che l’applicazione dei contenuti del decreto commissariale emanato dall’ex subcommissario alla Sanità Giovanna Baraldi nel 2010 sulla razionalizzazione della rete di assistenza ospedaliera. La nostra azienda, che non si era ancora adeguata ai parametri indicati, è stata sollecitata a rimodulare la dotazione di posti letto con ben due note pervenute qualche settimana fa, a firma dei competenti organi regionali, nelle quali viene fissato in 90 giorni il termine per applicare il decreto. Per adempiere a tale obbligo abbiamo elaborato una proposta che in questi giorni è al vaglio di sindacati, capi dipartimento, consiglio dei sanitari e comitato ristretto dei sindaci; questi in tempi brevissimi dovranno farci pervenire un parere, riferito essenzialmente alla ricollocazione delle attività, sulla quale possiamo confrontarci. Sui numeri complessivi, infatti, non c’è flessibilità, nel senso che il totale dei posti letto è vincolato alla programmazione regionale, e non potrà mutare”.

 

IL COMMENTO DI PINO VALENTE, VICE SINDACO DI LANCIANO. “Alla luce di quello che sta accadendo in ambito sanitario regionale, le dimissioni del manager Francesco Zavattaro e di tutto il suo entourage sono un atto che riteniamo ormai improcrastinabile per il bene dei nostri territori. Questo accanimento terapeutico non è più tollerabile, degli 80 posti letto previsti da quest’ultimo provvedimento di Zavattaro, che applica l’atto aziendale del dicembre 2011 emergono dati sconcertanti: il quaranta per cento dei tagli sono concentrati sulla nostra città. La verità è che ci sono squilibri enormi verso l’area chietina, palesati ancora una volta dalle decisioni prese da parte da quelli che dovrebbero pensare al bene della collettività, e che invece tutelano solo ed esclusivamente gli interessi di una parte. Nei mesi scorsi avevo denunciato, per l’ennesima volta, la difficile situazione nella quale grava l’ospedale di Lanciano, con liste di attesa interminabili e un decoro della degenza che aveva e ha, ancora oggi, bisogno di interventi urgenti. Non siamo più disposti ad essere presi per i fondelli da personaggi che non rispettano una parte consistente del territorio regionale, e lo ripeto, l’Abruzzo meridionale. Per questo, sono al vaglio, da parte delle liste civiche Progetto Lanciano e Rinnoviamo Lanciano, misure urgentissime da portare all’attenzione del sindaco Mario Pupillo per difendere il nostro ospedale che dovrà tornare ad essere il fiore all’occhiello di tutto il comprensorio, in barba a quelli che forse lo avrebbero voluto chiudere, da tempo. Il messaggio per Zavattaro è questo: noi siamo disposti a fare le barricate, ora basta!”. I consiglieri delle liste civiche Progetto Lanciano e Rinnoviamo Lanciano presenteranno una mozione per chiedere le dimissioni del manager Zavattaro.

 

IL COMMENTO DI WALTER CAPORALE, PRESIDENTE DEL GRUPPO VERDI IN CONSIGLIO REGIONALE. “Ci si aspettava per l’Ospedale di Lanciano un potenziamento del personale del servizio di anestesia al fine di diminuire i tempi di attesa per gli interventi ed evitare il rischio della mobilità passiva. Ci si aspettava una riorganizzazione del personale al fine di evitare qualsiasi sottoutilizzazione dello stesso e un potenziamento della medicina nucleare. Ci si aspettava di conoscere da Regione e Asl notizie sul nuovo Ospedale di Lanciano e soprattutto di sapere dove fossero finite le risorse ad esso destinate. Attesa vana, perché di questa progettualità e riorganizzazione di servizi non c’è traccia nelle discussioni della maggioranza che governa la Regione. In compenso ci ritroviamo un documento della Asl, di non semplice comprensione almeno nelle motivazioni, che taglia posti letto per acuti agli Ospedali di Lanciano e di Vasto. Evidentemente, pensano a Chieti, tagliando tagliando, almeno qualcuno dei problemi più sopra richiamati a lungo andare dovrebbe risolversi se non altro per un exitus delle strutture sanitarie stesse. Tuttavia, nonostante gli stentorei proclami del consigliere Nasuti, che, è bene ricordarlo, ricopre la carica di Presidente della Prima Commissione consiliare e non quella di Commissario alla sanità, la realtà vera è che le strutture sanitarie di Lanciano e Vasto si stanno avviando sempre più verso la serie B a tutto vantaggio di diversi padri padroni che risiedono altrove e a danno dei cittadini della parte meridionale della Provincia di Chieti, e in particolar modo di quelli che risiedono nelle zone interne di questo vasto territorio”.

Impostazioni privacy