Francavilla, sospensione concerto in favore dell’Avis. Parla la band

Francavilla al Mare. La scorsa sera il concerto del gruppo musicale Tiro, organizzato dall’Avis per promuovere la raccolta del sangue, in piazza Sirena a Francavilla, è stato sospeso dopo che l’autovettura parcheggiata in divieto di sosta dai componenti della band era stata multata.

L’accadimento in città ha suscitato un certo clamore e non poche polemiche, abbiamo interpellato il gruppo per farci raccontare nel dettaglio l’accaduto.

“Innanzitutto siamo arrivati in piazza Sirena alle ore 18 – ha raccontato il componente del gruppo Francesco Savino – abbiamo scaricato gli strumenti pesanti, mettendo le auto di fianco al palco, così come ha fatto il service audio luci, è una consuetudine perché non si può parcheggiare la macchina ad un chilometro con degli strumenti pesanti. Qui è mancato il buon senso generale della Polizia Municipale. L’Avis, che ha organizzato l’evento, nella persona del presidente, ci ha dato comunque una rassicurazione che non saremmo stati multati appunto perché facenti parte dell’organizzazione ed avevamo un permesso ufficioso, dato che il presidente non ne aveva fatta richiesta. Però ci siamo anche appellati al buonsenso nel momento in cui sarebbero arrivati i vigili, abbiamo pensato che avrebbero capito l’esigenza, non eravamo né davanti ad un passo carrabile né di intralcio al traffico né al passaggio, non vedo perché non sarebbe dovuto esserci un po’ di buonsenso e di apertura. Tuttavia è iniziato il concerto, dopo due brani, quindi parliamo di dieci minuti, io dal palchetto avevo iniziato a vedere dei movimenti strani con una coppia di vigili che voleva multarci. Un mio amico si è offerto volentieri di spostare la macchina affinchè noi non smettessimo di suonare, però i vigili sono stati molto duri e severi impedendo a questo mio amico di farci spostare la macchina ed il presidente dell’Avis, con la macchina di fianco alla mia, l’è riuscita a spostare. Non vedo perché il presidente dell’Avis può spostare la macchina ed i musicisti no. I vigili non hanno voluto sentire ragioni e mi sono un po’ inalberato e con un certo tono gli ho dato dei pessimi. Ho usato questo termine per indicare il loro operato perché stavamo proponendo un intrattenimento artistico per beneficenza, per una causa nobile come la donazione del sangue, noi siamo andati a Francavilla facendo 200 km all’andata e 200 km al ritorno senza prendere una lira, trattandosi di un evento di beneficenza, e l’amministrazione comunale, nella persona della Polizia Municipale, si è comportata così. Poi anche il cantante è sceso per cercare ragioni, ma il vigile a testa bassa continuava a scrivere senza dare risposte, molto maleducatamente secondo noi, invece di aprirsi al dialogo. È veramente assurdo e surreale, per me questa è una mancanza di rispetto, per questo ed una serie di altri motivi non ce la siamo sentiti di andare avanti perché ormai gli animi si erano accesi, fare musica è una cosa importante e se non si ha l’animo giusto non si può continuare. La situazione era amichevole e benefica, poi è saltato tutto. Abbiamo avuto e continuiamo ad avere grande appoggio da parte della gente. Non è tanto per la multa in se di 56 euro, ma è il principio, il gesto, il sindaco ci ha trattati molto male e noi non lo abbiamo nemmeno pubblicamente detto, ci ha apostrofato come persone di ceto sociale basso, noi invece, grazie alla nostra educazione, non abbiamo esternato i dettagli. Poi al vicesindaco abbiamo chiesto di intercedere e lei non ha mostrato questa sensibilità, così come non l’ha mostrata il presidente dell’Avis che ci chiedeva di continuare a suonare. Va bene la beneficenza, va bene suonare gratis, ma la mancanza di rispetto no. Il comportamento è stato pessimo e c’è stata mancanza di sensiiblità: parcheggiando la macchina lontano, dopo il concerto avremmo dovuto portare a mano la strumentazione pesante per un lungo tragitto, per quale motivo?”.

Francesco Rapino

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