Cambio della guardia alla Direzione amministrativa della Asl di Chieti

Chieti. A partire dal prossimo primo agosto l’Azienda sanitaria della Provincia di Chieti avrà un nuovo direttore amministrativo. Tiziana Petrella, attuale direttore del Servizio acquisizioni beni e servizi della Asl di Pescara, prenderà il posto di Sabrina Di Pietro, che lascia l’incarico e spiega:
“Si tratta di una scelta sofferta ma ben ponderata, che scaturisce da un profondo rispetto per l’Amministrazione pubblica, che ho sempre servito con dedizione e nel rispetto delle regole. Non sono mai venuta meno a questi principi, ma oggi si sono determinate condizioni che mi hanno sottratto serenità e forza, impedendomi di svolgere le mie funzioni con l’energia necessaria. Pur sostenuta dalla consapevolezza di aver agito con correttezza e trasparenza circa il possesso dei titoli necessari a ricoprire l’incarico, non posso tollerare di essere pesantemente etichettata come un’usurpatrice, tantomeno che la mia presenza possa diventare motivo di imbarazzo per l’Azienda. Desidero avere la libertà necessaria per difendermi nelle sedi opportune, anche a tutela della mia onorabilità, sia umana sia professionale. Mi lascio alle spalle mesi difficili, durante i quali sono stata fatta oggetto di una campagna di aggressione senza precedenti, che ho affrontato con la forza di chi ha la coscienza a posto, ma non posso agire con determinazione in un contesto complesso come quello della Asl Lanciano Vasto Chieti se è stata allungata un’ombra su di me”.
Espressioni di sincero apprezzamento per l’attività svolta sono state rivolte alla direttrice amministrativa da Pasquale Flacco: “Rinuncio a malincuore a un contributo qualificato e scrupoloso come quello offerto dalla Di Pietro alla nostra Asl – ci tiene a dire il manager -. Doveroso ringraziarla per avere messo passione e competenza nella soluzione di tutte le questioni aziendali e per essere stata sempre un interlocutore affidabile. Per il rispetto che ho di lei e delle sue scelte, ho accettato le dimissioni, che non vanno commentate né irrise: non sono né giuste né sbagliate, né tempestive né tardive. Sono espressione di una decisione che nessuno ha il diritto di giudicare, tantomeno di censurare. E chi rappresenta le istituzioni, a partire da me, può solo dare l’esempio”.
“Ad oggi, nonostante mie formali richieste scritte e puntuali sollecitazioni, ancora non mi vengono fornite dal Direttore Flacco sia la segnalazione della Corte dei Conti, anche se in mio possesso attraverso altri canali, sia la risposta di chiarimento che la stessa Azienda sanitaria doveva fornire entro venti giorni, ossia il 20 giugno, alla stessa Procura contabile. Mentre oggi apprendiamo informalmente che la dott.ssa Di Pietro ha presentato le proprie dimissioni: ormai tardive e non risolutive”. Questo il commento del presidente della Commissione vigilanza e consigliere regionale Mauro Febbo che sottolinea “come ci troviamo di fronte ad una vicenda che rasenta dell’incredibile dove si continua vergognosamente e inopportunamente a nascondere ed insabbiare documenti e chiarimenti. Senza dimenticare anche la richiesta di rinvio a giudizio da parte della Procura della Repubblica di Chieti per abuso d’ufficio. Tutto questo adesso sicuramente scatenerà una valanga di ricorsi e atti impugnati, potenzialmente illegittimi, visto che la Asl non ha sollevato immediatamente dall’incompatibilità l’ormai ex dirigente amministrativo come dal sottoscritto denunciato. Soprattutto bisogna registrare l’arroganza e la superbia di coloro che fino ad oggi hanno voluto “coprire” questa nomina pur sapendo e conoscendo bene tutta la problematica poiché affrontata e discussa sia in Consiglio Regionale con mie interrogazioni, sia in Commissione Vigilanza e sia con ben tre esposti alla Magistratura contabile e penale. Ricordo come la dott.sa Di Pietro non è in possesso dei requisiti come richiesti dal Art 3, comma7 del decreto legislativo 502/92 per ricoprire l’incarico conferitogli da dirigente amministrativo e l’Istituzione pubblica ex Onpi di Caprara del Comune di Spoltore non è una struttura sanitaria come si è cercato di far passare, e su questo si era già espressa la Procura della Repubblica dell’Aquila quando anche nella asl aquilana presentò identica documentazione per ricoprire identico ruolo da dirigente Amministrativo. Qualche giorno fa, di fronte all’intervento della Procura di Chieti la Di Pietro aveva parlato di persecuzione politica, oggi invece “stranamente” arrivano le sue dimissioni. Come anticipato – continua Febbo – le dimissioni oggi non risolvono tutte le problematiche che si sono “volutamente” creare poiché sono stati erogati mega stipendi con relativi mega oneri riflessi che sicuramente producono un danno erariale. Ancor più grave sono tutti gli atti di rilevanza esterna firmati da chi non ne aveva titolo, quindi annullabili. Per questo motivo chiederò che venga istituita una Commissione d’inchiesta che vada a verificare questi potenziali gravi fatti. Ora ci aspettiamo che la Asl porti a nostra conoscenza i documenti inviati alla Corte dei Conti come da noi richiesti e agisca immediatamente al fine di rimediare al pasticcio creato prima che si possa scatenare una marea di ricorsi e vengano impugnati tutti gli atti firmati dalla Di Pietro durante il periodo che ha ricoperto da dirigente amministrativo. Una vicenda – conclude Febbo -che poteva e doveva essere evitata visto che sin da subito si è manifestata dubbi circa l’incompatibilità della Di Pietro.

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