San Giovanni Teatino, abbattimento di un cinghiale ad opera di un cacciatore autorizzato

San Giovanni Teatino. Recentemente un cinghiale si è addentrato in zona San Giovanni Teatino, probabilmente in cerca di cibo. A quanto pare, lo stesso cinghiale che giorni prima si era introdotto nei campi e poi anche nel giardino di un abitante del luogo, danneggiando la proprietà e ferendo il suo cane ad una zampa.

 Un cacciatore, autorizzato dalla Polizia provinciale, ha abbattuto l’animale. La sede abruzzese del Movimento Animalista, pur comprendendo la preoccupazione degli abitanti di San Giovanni Teatino per la presenza di un selvatico che avrebbe potuto procurare danni non solo a cose ma anche a persone, non può che prendere le distanze dal modo in cui è stata compiuta l’operazione.

Ci sono sempre due modi per affrontare un problema, uno facile e l’altro difficile e in questo caso la Polizia Provinciale ha purtroppo scelto di adottare quello più facile e sbrigativo.

Il modo più impegnativo, ma anche più rispettoso dell’animale e dell’ambiente, sarebbe stato quello di incaricare un veterinario munito di fucile narcotizzante per poi spostare l’animale in un contesto meno urbanizzato. Questa soluzione avrebbe tutelato sia i cittadini sia l’animale selvatico, la cui unica colpa era quella di essere sceso a valle in cerca di cibo.

Come indicato chiaramente nel manifesto politico, il Movimento Animalista si batte affinché gli animali vengano riconosciuti come esseri senzienti e portatori di diritti: la “giustizia sommaria” non si applica neanche a loro. Infine, sarebbe interessante sapere dove sia finita la carcassa dell’animale. Se è lecito il metodo utilizzato dalla Polizia Provinciale, sarà lecito anche avere dettagli su dove e come è stata smaltita la carcassa e se ciò è avvenuto secondo i criteri di Legge.

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