Chieti, ideAbruzzo soddisfatta della riapertura del Day Hospital

logo_ideabruzzoChieti. “Noi di ideAbruzzo accogliamo con piacere e sollievo la notizia diffusa con un comunicato dalla Asl Lanciano-Vasto-Chieti con cui si annuncia che da lunedì 23 aprile il Day Hospital del Centro di salute mentale di Chieti tornerà ad erogare i propri servizi agli utenti”.

Lo dice in una nota Sergio Montanaro, componente del direttivo regionale di ideAbruzzo, che prosegue: “Non possiamo però non dimostrare il nostro disappunto nell’apprendere notizie del genere come la chiusura di un servizio che contribuisce in maniera fondamentale a ridare serenità e vivibilità a varie famiglie che hanno propri cari con patologie simili. Quando si leggono certe notizie e soprattutto il modo in cui vengono prese talune decisioni, la sensazione è che noi tutti siamo considerati come nullità. Alla stregua di semplici numeri statistici da utilizzare anche a propria discrezione. Ancor più frustrante è quando ciò piove addosso a persone, e ribadisco persone, non semplici numeri statistici o pazienti, che proprio l’incertezza destabilizza ulteriormente minandone la serenità propria e delle proprie famiglie. Tali decisioni mettono in crisi anche il lavoro svolto da famiglie e pazienti già troppo spesso isolati e non ben considerati dalla società. Proprio in questi giorni da parte della Regione Abruzzo nelle nostre case è arrivata la Carta dei Servizi Sanitari e a pagina 4 si evidenziano come principi fondanti dell’azione la centralità del cittadino, l’affidabilità, l’efficacia, l’equità, la flessibilità e la trasparenza nell’erogazione dei servizi. Belle parole. Ci si impegni a tutti i livelli in modo che non rimangano tali pur nelle difficoltà che vi sono”.  
“La difficile situazione della sanità regionale già ci impone sacrifici immani – dichiara Donato Marcotullio, presidente regionale di ideAbruzzo –  sotto tutti i punti di vista, non solo economici, ma anche e soprattutto con liste di attesa lunghe che costringono gli abruzzesi vere e proprie via crucis per poter esercitare il proprio diritto alla salute. Queste decisioni repentine e a discapito di famiglie e persone estremamente deboli, seppur motivate da necessità organizzative, non riteniamo siano applicabili con la semplicità dimostrata. Tra l’altro per motivazioni organizzative a cui si sarebbe dovuto porre rimedio per tempo e non a discapito di persone che usufruiscono, loro malgrado, di un servizio estremamente importante anche a livello sociale oltre che personale e famigliare. Noi di ideAbruzzo ci auguriamo che in queste settimane non si sia vanificato il lavoro di tanti operatori e non si sia inciso negativamente sulla fragilità estrema di persone e famiglie che proprio dalla possibilità di accedere a tali servizi riescono a trovare la forza di poter vivere serenamente”.

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