Chieti. Olle Söder, professore di Pediatria del Karolinska Institute di Stoccolma, il centro di ricerca che ogni anno assegna il premio Nobel per la Medicina, sarà ospite lunedì prossimo, 19 marzo, della Clinica Pediatrica dell’ospedale “Santissima Annunziata” di Chieti, diretta dal professor Francesco Chiarelli, per un seminario sul ruolo degli inquinanti ambientali nella salute dei bambini.
L’incontro si terrà alle ore 14 nell’auditorium del Centro per gli studi sull’invecchiamento (Cesi) di Chieti Scalo.
“Si tratta di un argomento molto importante per il benessere dei più piccoli – sottolinea il professor Chiarelli – sul quale sono in corso numerose ricerche finanziate dall’Unione Europea”.
Olle Söder nel corso del seminario illustrerà, in particolare, il ruolo dei disruttori endocrini, sostanze chimiche presenti e impiegate negli allevamenti animali, nell’industria e nell’agricoltura e che spesso sono contenute anche da piante e cereali.
“Queste sostanze – spiega il professor Chiarelli – sono, in pratica, degli agenti esterni che, introdotti nell’organismo con l’alimentazione, mimano l’azione degli ormoni umani in maniera non richiesta, alterando in tal modo il normale accrescimento del bambino e interferendo con il regolare funzionamento della tiroide, dell’intestino e dell’apparato cardiocircolatorio”.
Durante il seminario di Chieti, Söder presenterà in anteprima i risultati di uno studio europeo sulla presenza di queste sostanze nell’alimentazione dei bambini. In mattinata, invece, farà parte della commissione per il conferimento del dottorato di ricerca europeo in Pediatria dell’Università “Gabriele d’Annunzio”.
“Si tratta di un riconoscimento molto importante per i nostri specializzandi – sottolinea Chiarelli – che viene conferito a Chieti per la prima volta anche in virtù della particolare composizione che deve avere la commissione, all’interno della quale deve essere presente un rappresentante di un’importante università o centro di ricerca europeo. Il professor Söder ci onorerà quindi della sua presenza consentendoci di conferire anche a Chieti il titolo di dottore di ricerca europeo”.
