Bengala per torte pericolosi: sequestri in due negozi etnici del chietino

Chieti. Circa 500 “sparkler”, comunemente noti come zampilli scintillanti o bengala, sono stati sequestrati dai Carabinieri del Nas di Pescara, in due esercizi commerciali a gestione etnica, nella provincia di Chieti.

Ad attirare l’attenzione dei militari sono state le confezioni delle candele esposte in vendita: se ne consigliava l’uso decorativo, con tanto di zampillo di scintille, su prodotti alimentari e, in particolare, sulle torte.

Affinché un prodotto “non alimentare” possa entrare in contatto con un prodotto alimentare deve sottostare a una normativa rigidissima, quella dei cosiddetti M.O.C.A. (Materiali e oggetti destinati al contatto alimentare). Inoltre le informazioni erano tutte in lingua diversa dall’italiano. Per questo motivo sono scattati i sigilli per le confezioni, che sono state escluse dalla vendita al consumatore finale.

Ispezionati, in tutto l’Abruzzo, una decina di esercizi per la ricerca di simili prodotti. La potenziale pericolosità per la salute umana di queste candele pirotecniche è stata recentemente evidenziata in trasmissioni giornalistiche d’inchiesta. La combustione delle polveri piriche presenti nelle candele, genera una pioggia di scintille che andrebbero a poggiarsi direttamente sugli alimenti, ingeriti, poi, dai consumatori.

Metalli pesanti, quali alluminio, bario, ferro e silicio sono alcune delle milioni di particelle che la combustione rischierebbe di far posare sulla superficie delle torte, nel caso in cui gli sparkler venissero utilizzati come decorazioni.

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