Chieti, richiesta risarcimenti: Terna condannata dal tribunale LA SENTENZA

Chieti. Rigettate le richieste di risarcimento danni avanzate da Terna nei confronti dei proprietari di terreni, interessati al passaggio dell’elettrodotto.

 

Lo scorso 21 dicembre il tribunale di Chieti, infatti, ha rigettato il contenzioso aperto dalla società elettrica nazionale che ha aperto, in sede civile, 46 contenziosi, 41 dei quali al tribunale di Lanciano e la restante arte (5) in quello teatino.

Somme richieste ai proprietari delle aree che sono opposti all’immissione e al consulente tecnico di parte.

Il contenzioso prevedeva, in prima istanza, una serie di risarcimenti: dal fermo del cantiere, dai tempi di attesa per l’immissione dei terreni (avvenuta il 23 novembre del 2015), per la mancata remunerazione dell’Autorità per l’Energia Elettrica e del Gas (19mila euro per ogni causa avviata) e i relativi danni di immagine.

Nel corso del contenzioso ad un ridimensionamento delle richieste da parte di Terna, sulla varie voci che alimentavano la domanda risarcitoria.

 

A distanza di un anno, a tempo di record, il giudice Federico Ria del tribunale di Chieti ha emesso 5 sentenze, uguali nella sostanza, che hanno condannato la società Terna.

 

Il commento, a margine della sentenza, da parte di Antonio Di Pasquale, consulente tecnico di parte, è che “spesso la giustizia arriva quando il danno, come nel caso di specie, è difficilmente riparabile”.

 

LA SENTENZA

 

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