Chieti, Confcommercio contro Megalò 2: ‘Chiediamo stato di calamità commerciale’

Chieti. Confcommercio Chieti, attraverso la sua presidente Marisa Tiberio, ha scritto al presidente dell’Esecutivo abruzzese, Luciano D’Alfonso per chiedere un incontro immediato ed il riconoscimento dello stato di ‘calamità commerciale’ per la città e la sua provincia “martoriata – afferma – dal proliferare della grande distribuzione”.

Confcommercio lancia una vera e propria provocazione al governo regionale dopo che sta prendendo forma il raddoppio del centro commerciale Megalò. ”Il progetto denominato Megalò 2 è ormai realtà – dice Tiberio – dal momento che sono partiti i lavori di messa in sicurezza dell’alveo del fiume Pescara su cui insisterà questa ennesima mega struttura commerciale.

Il Comune, normative alla mano, può davvero poco ed è arrivato il momento che la Regione scopra le carte e ci dica chiaramente di che morte dobbiamo morire noi commercianti”.

Secondo i dati di Confcommercio Chieti, nel quinquennio 2010/2014 su 41 nuovi punti vendita della grande distribuzione in Abruzzo, 29 strutture di questo tipo sono state aperte nella provincia di Chieti, “dove, a seguito di un deciso aumento della concentrazione della grande distribuzione è possibile riscontrare – afferma il presidente Tiberio – un evidente calo degli esercizi commerciali tradizionali”.

“Inoltre – aggiunge – secondo i numeri forniti dal rapporto della Camera di commercio, aggiornati al 30 settembre 2016, nel terzo trimestre dell’anno si sono perse, in provincia di Chieti, 238 imprese specializzate nella vendita al dettaglio ed all’ingrosso per una percentuale negativa del 2,5% che sale addirittura al -2,6% per la sola Chieti città”.

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