Lanciano, carabinieri sequestrano 80 chili di alimenti avariati

sequestro_merce1Lanciano. Anatre, zampe di pollame, orecchie e zampe di suino e di pollo precotte, funghi, verdure, formaggi di soia e tofu sia fritto che caramellato, uova di gallina sotto vuoto, salami, petti di tacchino, arachidi, legumi secchi. Sono alcuni dei prodotti, in avanzato stato di decomposizione, scoperti e sequestrati dai carabinieri del Nor di Lanciano, di concerto con il personale della Asl, nel corso di un controllo. La scena che si è prospettata agli occhi dei due militari, che stavano eseguendo un normale controllo alla circolazione stradale, è stata assolutamente disgustosa: a bordo di un furgone totalmente sprovvisto di qualunque forma di refrigerazione, nonostante i 29° registrati come temperatura esterna, era trasportato ogni genere di merce, tra cui soprattutto quella alimentare.

A bordo del furgone, un Ducato, viaggiavano due cittadini di nazionalità cinese: uno, residente a Brescia, era regolare, l’altro clandestino. Complessivamente è stata sequestrata merce per circa 80 chili, ormai scongelata e in fase avanzata di decomposizione, e peraltro conservata in incarti assolutamente non adatti alla conservazione alimentare. All’interno del furgone sono stati rinvenuti anche alimenti che non è stato possibile classificare perché completamente sconosciuti. Il tutto era senza dubbio destinato al rifornimento dei ristoranti della zona, presumibilmente cinesi, stando almeno agli indirizzi che i due avevano appuntati su alcuni pezzi di carta e che riguardavano attività che vanno dal Vastese a Pescara, passando per Cappelle sul Tavo e Miglianico, estendendosi fino a Campobasso e provincia, nonché nel teramano, ad Atessa, e poi su fino a Macerata e oltre. I sequestro_merce2due cinesi sono stati denunciati alla procura della Repubblica (titolare dell’inchiesta è il pm Ruggiero Dicuonzo) con l’accusa si trasporto di sostanze alimentari deteriorate, fattispecie che prevede l’arresto fino ad un anno o l’ammenda da 309,00 a 30.987 euro. La merce sequestrata è stata successivamente distrutta in uno stabilimento di Silvi, mentre della vicenda sono stati anche informati i Nas di Pescara, che valuteranno l’opportunità di effettuare dei controlli nei ristoranti della zona,

 

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