Vasto, ditta di trasporti nega l’accesso agli atti: interviene il difensore civico

Vasto. Non è la prima volta che la ditta vastese Autoservizi Cerella, in violazione delle norme previste dalla Legge sulla trasparenza della pubblica amministrazione, impedisce alla rappresentanza sindacale della Filt Cgil Sallese Paolo, portatore di interessi diffusi, l’accesso agli atti a cui in qualità di gestore di pubblico servizio la stessa è assimilata ed assoggetta.

 A prescindere dall’oggetto e dalle motivazioni a sostegno delle richieste di accesso, che fin qui sono state per altro tutte negate, quello che è veramente grave per il sindacalista, è che ai vertici della Cerella, devono aver dimenticato di essere un azienda partecipata di TUA s.p.a. di proprietà della Regione Abruzzo, e pertanto comportamenti più assimilabili di fatto ad una ditta privata appartenente al padroncino, non sono accettabili e di certo non giovano ne all’immagine propria della partecipata, ne a quella dell’azienda madre TUA, e più in generale alla Pubblica Amministrazione.

 La trasparenza è un atto dovuto per qualsiasi azienda, lo deve essere ancor di più per chi gestisce servizi essenziali di pubblica utilità con capitali pubblici, poiché è l’unico atto con cui si può verificare la corretta, efficace e legittima gestione aziendale, e non solo da un punto di vista economico.

 L’ultima richiesta di accesso in ordine di tempo, riguardava atti e verbali relativi allo sciopero proclamato da Fit Cisl, Uiltrasporti e Faisa Cisal, uno sciopero che al di là del suo carattere strumentale e politico e delle tante contraddizioni eche l’hanno caratterizzato, a giudizio della rappresentanza sindacale aziendale della Filt Cgil non rispettava tutte le regole previste dalla Commissione di Garanzia, organo supremo di vigilanza nazionale sugli scioperi nel pubblico servizio.

 La richiesta di documentazione presentata in data 10 giugno u.s., pertanto era necessaria a sgomberare dal campo tali presunte violazioni, e quindi bene avrebbe dovuto fare l’azienda nel consegnarli prontamente invece che opporsi.

 Dev’essere proprio l’ennesimo rifiuto, dopo quello recente non meno grave riguardante la consegna di documentazione sulla gestione del ramo di attività commerciale/turismo di cui la Filt da sempre esprime dubbi sulla gestione, ad aver indotto il Sallese a proporre domanda di riesame ai sensi dell’art.25 della L. 241/90 al Difensore Civico Regionale, il quale in data 31 agosto, ha di fatto ritenuto illegittimo il rifiuto aziendale, disponendo così con la decisione nr. 8, accoglibile la richiesta presentata dalla Filt Cgil intesa ad ottenere la consegna della documentazione.
In seguito a questa decisione, ora il sindacato confida nel Presidente Angelo Pollutri uomo delle istituzioni, affinchè dia subito ordine all’ufficio preposto di consegnare tutta la documentazione nel rispetto dell’Autorità intervenuta sul caso.

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