Chieti, sicurezza stradale. Provincia premiata con la Targa Blu

enrico_di_giuseppantonioChieti. La Provincia di Chieti ha ottenuto il riconoscimento della Targa Blu per i meriti conseguiti nel settore della sicurezza stradale e della qualità della mobilità. Il premio, ritirato nei giorni scorsi dal comandante della polizia provinciale Armando Ferrante, è stato conferito “a giusto riconoscimento dei risultati conseguiti relativamente alla costante riduzione della mortalità sulle strade del proprio territorio nell’arco del biennio 2008-2009, rispetto ai dati relativi all’anno 2007, rilevati in base alla speciale graduatoria pubblicata da ACI-ISTAT, che hanno consentito alla stessa di classificarsi al 4° posto tra le Province d’Italia”.

Il Premio Targa Blu è attribuito per rendere il giusto merito agli enti proprietari delle strade che si siano distinti per iniziative, che abbiano perseguito l’obiettivo primario della riduzione del numero delle vittime e dei feriti causati dalla circolazione stradale, e costituisce una sorta di certificazione di qualità per la sicurezza stradale e per la qualità della mobilità.

“Questo riconoscimento attesta la bontà del lavoro che abbiamo svolto sin dal primo giorno d’insediamento – ha dichiarato il presidente della Provincia di Chieti, Enrico Di Giuseppantonio – pur tra enormi difficoltà finanziarie e di gestione, per la sicurezza stradale. Abbiamo, inoltre, impostato tutte le nostre azioni verso un miglioramento complessivo della mobilità, con progetti specifici che stanno perseguendo risultati lusinghieri. Proseguiremo in questa direzione, comunque consapevoli che c’è ancora molto da fare”.

Dal canto suo, il vicepresidente della Provincia, Antonio Tavani ha ribadito il valore simbolico di questo successo: “La Provincia ha destinato una particolare attenzione a questo compito istituzionale – ha ribadito Tavani –consapevole che il livello di sicurezza e di fruizione della viabilità debba attestarsi su valori migliorativi. Il conseguimento del premio Targa Blu è per noi stimolo a incrementare l’impegno e a potenziare le modalità di utilizzo delle esigue risorse finanziarie disponibili. Resta la soddisfazione di aver ottenuto un riconoscimento che ci inorgoglisce – ha concluso Antonio Tavani – e dimostra che abbiamo imboccata la strada giusta in favore della nostra comunità provinciale”.

Il commento di Camillo D’Amico, capogruppo del Pd alla Provincia di Chieti. “E’ strano e curioso come Di Giuseppantonio & c. abbiano la capacità di continuare ad intestarsi meriti che non gli competono e, quando lo fanno, sono costretti dai fatti a guardare al passato ove, nella migliore delle ipotesi come il caso del vice presidente della giunta Antonio Tavani, sedevano tra i banchi della minoranza ove l’opposizione era tutt’altro che costruttiva come quella che noi a fatica stiamo producendo. Ultima circostanza, in ordine di tempo, la concessione della targa blu alla provincia di Chieti per la sicurezza stradale nel biennio 2008/2009 nella quale si sono verificati meno incidenti rispetto a quello precedente 2006/2007. E’ stucchevole come questi signori, dopo quasi due anni dalla loro vittoria elettorale distintisi solo per immobilismo e incapacità amministrativa che non ha precedenti nella storia dell’ente, debbano vantarsi di risultati altrui. Implicitamente riconoscono il buon lavoro di chi li ha preceduti; difatti, se sicurezza stradale c’è stata, lo era perché si pianificava per tempo la manutenzione, si programmavano gli interventi ordinari e straordinari con intelligente anticipo, si è avuta la capacità di saper mettere in campo risorse proprie ed intercettare quelli delle istituzioni superiori tanto che, ancora oggi, taluni interventi di cui, soprattutto il vice presidente Tavani ama vantarsi, sono oggetto dei buoni lasciti lui si sono trovati ad ereditare. Tutta l’entusiasta cronaca si condensa con la solita storiella dei debiti e la difficile situazione finanziaria ma, ancora oggi, siamo in attesa di capire e comprendere il perché questa maggioranza non ha mai voluto fare chiarezza ed approfondire i tanti lati oscuri di una vicenda verso la quale, noi, mai ci siamo tirati indietro nel volerci assumere sino in fondo la nostra parte di responsabilità tanto che, unilateralmente, abbiamo prodotto atti e documenti a soggetti terzi ed autorevoli affinchè venga sentenziata una verità inappellabile e chiara per tutti!!”.

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