Turismo nelle isole covid-free, il piano che fa discutere

Capri, Procida, Ischia, Lampedusa.

Sono solo alcune delle isole italiane che, seguendo il modello Grecia, stanno chiedendo per voce dei propri sindaci di  vaccinare residenti e lavoratori per salvare la stagione estiva.

Territori che non hanno altri indotti, a parte quello del turismo, e che puntano a diventare Covid-free “c’è un tavolo aperto per arrivare ad avere dei protocolli e delle modalità di circolazione semplice e sicura” è il commento del ministro del Turismo, mentre i Sindaci delle isole hanno già sentito i telefoni squillare per le prime prenotazioni.

Draghi, pochi giorni fa in conferenza stampa, aveva dichiarato che l’Italia era pronta ad accogliere i turisti muniti di passaporto vaccinale (resta il dubbio se entro l’estate si riuscirà a vaccinare, con la seconda dose, tutti quelli interessati a farlo) mentre l’idea delle isole covid-free ha creato malumori: i presidenti di Regione, preoccupati dalla concorrenza di spiagge senza virus, hanno chiesto al governo di bocciare la proposta per non creare “località turistiche privilegiate” come dichiarato da Bonaccini che ha aggiunto “il governo si dia da fare perché arrivino più vaccini e nel più breve tempo possibile e si lavori al passaporto vaccinale, con regole uguali per tutti a livello europeo”.

Anche il governatore del Veneto Zaia è intervenuto “sono favorevole: la mia isola si chiama Veneto”.

L’idea piace invece al ministro Garavaglia che vorrebbe riaprire tutto entro il 2 giugno.

Un piano per le riaperture è atteso nelle prossime settimane intanto a Roma i ristoratori del movimento “Io apro” hanno nuovamente protestato davanti a Montecitorio.

Sulla linea della prudenza resta il ministro della Salute Speranza “ad aprile ancora la massima cautela ma le zone rosse ed i vaccini ci permetteranno di guardare con fiducia al futuro. Ci sarà un’estate migliore, ma siamo lontani dal liberi tutti”. Valentina Fratò

 

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