Ristoranti: scontro con il governo per il limite di 4 al tavolo

Giugno è iniziato con altre riaperture, accompagnate già dalle polemiche.

Lo scontro, che vede il governo da un lato e regioni, sindaci ed imprenditori dall’altro, stavolta è sui numeri: il 28 maggio era stato diffuso un documento con le linee guida per bar e ristoranti che andava ad abolire il limite massimo di quattro persone al tavolo (se non conviventi). Ieri, nel giorno in cui i locali sono tornati ad accogliere clienti anche all’interno, a sorpresa il ministro della Salute Speranza ha chiarito che “per le consumazioni al tavolo di bar e ristoranti continuerà a valere il limite di 4 persone, anche in zona bianca”.

“Questa regola è da cambiare” è stata l’affermazione del ministro agli Affari regionali Maria Stella Gelmini mentre la Fipe-Confcommercio parla di “interpretazione del ministero giuridicamente incomprensibile”: il ministro Speranza ha deciso sulla base del Dpcm del 2 marzo ma senza la deroga inizialmente prevista per le zone bianche.

Di nuovo si riapre, di nuovo si accavallano malintesi e interpretazioni che creano malumori soprattutto negli addetti al settore alle prese con il problema di dover organizzare il lavoro.

Dal 1 giugno, e in attesa di eventuali allentamenti, quello che si può fare in zona gialla e bianca è consumare un pranzo o una cena anche all’interno di bar e ristoranti, nel limite di 4 persone al tavolo se non conviventi, ma in zona gialla nel rispetto del coprifuoco alle 23. La misura del coprifuoco è invece abolita in zona bianca mentre per le zone gialle dal 7 giugno verrà spostato alla mezzanotte per essere totalmente cancellato dal 21 giugno. Sempre da ieri, 1 giugno, è possibile consumare al bancone del bar.

Domani, 3 giugno, è previsto un tavolo tecnico per discutere della questione relativa al limite delle quattro persone al tavolo nei bar e ristoranti, insieme a tutte le misure per le zone bianche: in prima ipotesi il limite potrebbe restare solo per i locali al chiuso.

Insieme al ministro Gelmini ad essere scettico è anche il sottosegretario alla Salute Sileri che su Rai Radio 1 ha dichiarato “spero il limite venga presto rivisto perché è molto restrittivo. Io sono uno di quelli che era per l’aumento dei posti a tavola e aumenterei a 8-10 commensali. Da luglio invece liberalizzerei poiché avremo oltre 30 milioni di persone con almeno una dose di vaccino”.

 

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