Reddito di cittadinanza, Di Maio: “pretendo che Tria trovi i soldi”

In vista della legge di bilancio, cresce la pressione sul ministro Tria da parte di Lega e Movimento 5 Stelle.

“Nessuno ha chiesto le dimissioni del ministro Tria ma pretendo che il ministro dell’Economia di un governo del cambiamento trovi i soldi per gli italiani che momentaneamente sono in grande difficoltà”, non poteva essere più chiaro il messaggio lanciato dal vicepremier Di Maio al ministro Giovanni Tria.

Il Movimento 5 Stelle infatti non intende arretrare e continua a fare pressione sul ministro dell’Economia affinché nella prossima legge di bilancio siano garantite le risorse necessarie per il reddito di cittadinanza, storico cavallo di battaglia del M5s.

D’altro canto, anche la Lega reclama le coperture finanziarie per le misure promesse durante l’ultima campagna elettorale e soprattutto per la flat tax e per lo stop all’aumento dell’Iva. Proprio su quest’ultimo punto, il presidente della commissione bilancio della Camera, Caludio Borghi, ha recentemente ribadito: “l’Iva non aumenterà”.

Intanto, intervenendo al Bloomberg European Capital Markets Forum, Tria ha rassicurato gli investitori circa la volontà dell’esecutivo di ridurre il debito pubblico, mentre per quanto riguarda le misure della prossima manovra, si è limitato ad accennare ad una riduzione del carico fiscale “che andrà ben oltre la flat tax”.

Nessun accenno diretto invece, alla possibile introduzione del reddito di cittadinanza, chiesto a gran voce da Di Maio. “Il governo – ha sottolineato Tria – si è impegnato a una legislatura di cinque anni con un’attuazione progressiva delle riforme” e “nel rispetto dei vincoli europei si impegna in un percorso di sviluppo, tenendo conto dei diversi bisogni sociali, che crei una solida base per una crescita di lungo termine”.

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