Elezioni europee e amministrative, come si vota

Urne aperte domani, domenica 26 maggio, per il rinnovo del Parlamento Europeo e di oltre 3mila amministrazioni comunali. I seggi saranno aperti dalle 7:00 alle 23:00 e, come di consueto, gli elettori dovranno presentarsi muniti di un documento di identità valido e della tessera elettorale.

Per quanto riguarda il Parlamento Europeo, il voto si esprime tracciando una “x” sul simbolo della lista scelta, inoltre è possibile ma non obbligatorio esprimere da uno a tre voti di preferenza per i candidati appartenenti alla lista votata. Il voto di preferenza si esprime scrivendo nelle righe accanto al simbolo della lista, il cognome del candidato prescelto.

In caso di identità di cognome tra più candidati, è necessario scrivere anche il nome inoltre, nel caso in cui l’elettore decida di esprimere due o tre voti di preferenza, i candidati prescelti dovranno essere di sesso diverso, pena l’annullamento della seconda e della terza preferenza.

Oltre che per il Parlamento Europeo, in oltre 3mila comuni italiani gli elettori saranno chiamati a votare anche per il rinnovo delle giunte comunali. In questo caso, le modalità di espressione del voto non sono uguali per tutti ma cambiano in funzione della popolazione del comune interessato.

Comuni fino a 15.000 abitanti

Nei comuni fino a 15.000 abitanti è possibile esprimere il proprio voto tracciando un segno:

–          solo sul candidato sindaco;

–          solo sulla lista collegata al candidato sindaco;

–          sia sul nome del candidato sindaco che sulla lista a lui collegata

In ogni caso il voto viene attribuito sia alla lista di candidati consiglieri che al candidato sindaco.

Non essendo previsto il turno di ballottaggio, viene eletto sindaco il candidato che ottiene il maggior numero di voti, inoltre ricordiamo che nei comuni con meno di 15.000 abitanti non è permesso il voto disgiunto, quindi se si traccia un segno sul nome di un candidato sindaco e su di una lista a lui non collegata, il voto è nullo.

Comuni con più di 15.000 abitanti

Nei comuni con più di 15.000 abitanti si può votare:

–          tracciando un segno solo sul candidato sindaco; in questo caso il voto viene attribuito solo al candidato sindaco;

–          tracciando un segno solo su una delle liste collegate al candidato sindaco; in questo caso il voto viene attribuito sia alla lista dei candidati consiglieri, sia al candidato sindaco collegato a quella lista;

–          tracciando un segno sia sul nome del candidato sindaco, che su una delle liste a lui collegate; come nel caso precedente, il voto viene attribuito sia al candidato sindaco che alla lista di candidati consiglieri

–          tracciando un segno sul nome di un candidato sindaco e su di una lista a lui non collegata (voto disgiunto); nei comuni con più di 15.000 abitanti questo voto è valido e viene attribuito sia al candidato sindaco, che alla lista di candidati consiglieri a lui non collegata

È eletto sindaco al primo turno il candidato che ottiene la maggioranza assoluta dei voti validi (almeno il 50% più uno); qualora nessun candidato raggiunga tale soglia si tornerà a votare domenica 9 giugno per il ballottaggio tra i due candidati più votati.

Preferenze per i candidati a consigliere comunale

Per quanto riguarda le preferenze è necessario distinguere tra:

–          comuni con meno di 5.000 abitanti: in questo caso è possibile esprimere una sola preferenza scrivendo il cognome del candidato consigliere nell’apposita riga;

–          comuni con più di 5.000 abitanti: in questo caso è possibile esprimere due preferenze, ma attenzione, queste devono riguardare una candidata di genere femminile ed un candidato di genere maschile (o viceversa), pena l’annullamento della seconda preferenza.

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