Obbligo vaccinale: la Regione Veneto impugna il decreto

Zaia: “non mettiamo in discussione la validità scientifica dei vaccini, ma siamo contrari alle modalità coercitive”.

Non si placano le polemiche sul cosiddetto decreto “Lorenzin”, la cui recente introduzione ha rivoluzionato le norme relative alle vaccinazioni obbligatorie. Ultima a schierarsi in aperto contrasto con la nuova normativa è la giunta regionale del Veneto, che ieri ha dato mandato all’Avvocatura di impugnare il decreto Lorenzin davanti alla Corte Costituzionale.

La decisione di ricorrere alla Consulta è stata annunciata dal Presidente della Regione Veneto Luca Zaia, che in un lungo post apparso sulla sua pagina facebook ha precisato: “non siamo contro i vaccini, né vogliamo metterne in discussione la validità scientifica, ma siamo contrari alle modalità coercitive che inquietano i genitori e finiranno per favorire l’abbandono della scelta vaccinale”.

Il decreto, così come è stato formulato dal Governo – spiega ancora Zaia – lede l’autonomia della Regione, monetizza l’obbligatorietà creando sperequazioni tra i cittadini e ignora il vincolo di stipulare prima una intesa con le Regioni per definire le modalità applicative e ripartire i costi del piano di vaccinazioni di massa”.

Intervistato da alcuni media locali, Zaia è intervenuto anche sul nodo delle sanzioni destinate ai genitori che rifiutano di far vaccinare i propri figli, dichiarando: “se una mamma ha un dubbio, questo deve essere chiarito. Non si può rispondere con una multa”.

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