Legittima difesa, novità su rapine in casa e spese processuali

In esame alla Camera, le nuove norme che ammettono la legittima difesa in risposta alle aggressioni notturne nel proprio domicilio.

Dopo lo stop degli ultimi mesi, la Camera ha ripreso oggi l’esame del disegno di legge sulla legittima difesa. I deputati sono chiamati a votare numerosi emendamenti, tra i quali destano particolare interesse quelli relativi alle reazioni contro le rapine in casa e alle spese processuali dei cittadini coinvolti in processi relativi alla legittima difesa.

Per quanto riguarda le cosiddette “rapine notturne”, il testo della nuova norma si rifà a quanto già previsto dalla legislazione francese, considerando quindi legittima difesa la reazione ad un’aggressione ricevuta nella propria abitazione durante le ore notturne e comunque commessa “con violenza sulle persone o sulle cose”, ferma restando la necessità di una proporzione tra difesa, offesa e attualità del pericolo.

Novità anche per quanto riguarda le spesso ingenti spese processuali, che i cittadini coinvolti nei processi per legittima difesa sono chiamati a sostenere. Le norme allo studio della Camera prevedono infatti che, nel caso in cui la reazione violenta sia considerata legittima difesa, lo Stato rimborserà le spese legali sostenute.

A favore dell’’approvazione delle nuove norme si sono schierati il PD e tutte le forze della maggioranza, mentre dall’opposizione piovono critiche. In particolare, Berlusconi ha fatto sapere di ritenere il testo di legge “non adeguato al bisogno di sicurezza degli italiani e a ciò che tutti gli italiani si attendono”.

Impostazioni privacy