Pagamenti elettronici: è già finita l’esperienza del cashback

Verrà sospeso da domani, 1 luglio, il cosiddetto cashback.

Il sistema che incoraggiava all’utilizzo di bancomat e carte di credito era stato introdotto dal governo Conte e faceva parte del piano “Italia Cashless”: modernizzare il paese attraverso i pagamenti elettronici garantendo dei rimborsi detti appunto cashback.

Introdotti a partire dal gennaio 2021 sarebbero dovuti terminare a giugno 2022 ma lunedì sera, in una riunione sul blocco dei licenziamenti il governo ha deciso di sospenderli per almeno sei mesi (dal 1 luglio al 31 dicembre 2021). La decisione dovrà confluire in un decreto legge.

I rimborsi del primo semestre del 2021, pari al 10 percento sull’importo degli acquisti effettuati con carte e app di pagamento a fronte di almeno 50 operazioni in 6 mesi (e fino ad un massimo di 150), saranno regolarmente distribuiti.

Era stato lo stesso Premier Draghi a sollevare i primi dubbi su questa misura, fortemente voluta dal Movimento 5 stelle, al momento del suo insediamento poiché non aveva mostrato un aumento significativo dei pagamenti in modalità elettronica.

Contrario all’abolizione del cashback il suo promotore: il Movimento 5 stelle ha chiesto in Parlamento di ripensare allo stop e lo ha fatto attraverso le dichiarazioni del ministro delle Politiche Agricole Patuanelli “la sospensione del cashback è un errore, l’ho detto e ripetuto ieri in cabina di regia. Mi auguro si possa tornare indietro su questa decisione”.

A quanto detto dal ministro Patuanelli il Movimento ha fatto seguire una nota dei portavoce alla Commissione Finanza della Camera “l’incentivo ha avuto un enorme riscontro, soprattutto tra i giovani ed è una misura che si ripaga da sola” chiedendo al Presidente del Consiglio di valutare bene sulla sospensione.

A schierarsi a favore della sospensione del cashback sono stati i partiti del centrodestra (sia dentro che fuori dal governo) mentre il Pd non ha preso una posizione unitari al riguardo.

Cosa succede adesso?

  • Da domani, 1 luglio, i quasi 9 milioni di utenti che hanno aderito all’iniziativa riceveranno l’accredito previsto (sia per il cashback che per il super cashback) entro il mese di luglio
  • L’App IO rimane attiva ma non si avrà più diritto ai rimborsi, almeno fino al 31 dicembre 2021. Ancora nulla è stato deciso per il 2022, in teoria si tratta solo di una sospensione e dunque si potrebbe riprendere da gennaio 2022. Sarà il governo a decidere soprattutto guardando al costo che deve sostenere per mantenere in essere il cashback, pari a circa 1,75 miliardi di euro, che potrebbe voler destinare ad altra misura

Sempre per risparmiare risorse l’Esecutivo sta ragionando sulla possibilità di eliminare da luglio anche la lotteria degli scontrini. Eliminando entrambe lo stato avrebbe nelle casse risorse pari a tre miliardi per semestre da poter spendere per altre iniziative.

 

 

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