Movimento 5 stelle: conclusa la votazione sulla piattaforma Rousseau. I risultati

Si è concluso alle 18 il voto grillino sulle urne virtuali della piattaforma Rousseau.

Gli iscritti al Movimento hanno deciso a favore del sostegno al governo Draghi: il SI’ ha vinto con il 59,3%, e hanno partecipato 74.537 iscritti.

Il quesito sul quale i 5 stelle erano stati chiamati ad esprimersi, dalle 10 alle 18 di oggi, recitava “Sei d’accordo che il MoVimento sostenga un governo tecnico-politico: che preveda un super Ministero della Transizione Ecologica e che difenda i principali risultati raggiunti dal MoVimento, con le forze politiche indicate dal presidente incaricato Mario Draghi?”.

La consultazione della base era stata momentaneamente sospesa nei giorni scorsi, e riattivata dopo l’accettazione da parte del premier incaricato Draghi della proposta di Beppe Grillo sulla creazione di un Ministero green.

A mostrarsi favorevoli ad un esecutivo a guida Draghi erano stati numerosi esponenti del Movimento 5 stelle: il primo era stato il presidente della Camera Roberto Fico “è il momento della responsabilità”, a lui si erano poi aggiunti Vincenzo Spadafora, Lucia Azzolina e Pierpaolo Sileri e lo stesso Giuseppe Conte “se fossi iscritto su Rousseau voterei sì”. Linea contraria invece da parte dell’ex deputato Alessandro Di Battista che si era detto in difficoltà per la presenza del leader di Forza Italia nel nuovo governo “il curriculum di Berlusconi ci impone di dire no” aveva dichiarato.

Soddisfazione per l’esito del voto da parte di Luigi Di Maio “La responsabilità è il prezzo della grandezza” scrive in un post facebook (dopo che nei giorni precedenti aveva chiesto agli iscritti di non mandare in fumo il lavoro di questi anni, e la possibilità di gestire le risorse economiche ottenute) “oggi i nostri iscritti hanno dimostrato ancora una volta grande maturità, lealtà verso le istituzioni e senso di appartenenza al Paese”.

E mentre il premier incaricato Draghi è al lavoro per definire il programma e la squadra di governo si ipotizza che la fiducia da parte del Senato potrebbe arrivare già martedì.

 

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