La finale degli Europei su maxischermo in tutta Italia. Allarme virologi “rischio assembramenti e contagi”

Gli azzurri sono in finale agli Europei e gli italiani hanno voglia di seguire la partita e magari fare festa.

L’entusiasmo è andato in crescendo: prima gli ottavi, poi i quarti, fino ad arrivare alla sofferta semifinale che ha regalato a tutti una gioia incontenibile, ed ha portato a prendere d’assalto strade e piazze e dimenticando il Covid e le regole del distanziamento.

Per la notte magica di domenica molte sono le città che stanno allestendo i maxi-schermo: Roma, Torino, Venezia, Bologna consentiranno di vedere Italia-Inghilterra sotto le stelle, solo su prenotazione e ad un numero limitato di persone.

Quello che spaventa però è la gestione dell’enorme flusso di persone che si ritroveranno a guardare la nazionale e poi, in caso di vittoria, che si riverseranno in giro per fare festa ed è per questi timori che molti primi cittadini hanno deciso di non installare alcun maxischermo. E’ il caso del Sindaco di Milano Giuseppe Sala che ha spiegato “non ci saranno maxischermi a San Siro né in piazza Duomo”.

“Non possiamo abbassare la guardia sulla pandemia e non possiamo farlo a maggior ragione adesso con la variante Delta che è molto più contagiosa e colpisce i giovani non vaccinati ed anche i vaccinati con una sola dose, ed è evidente che tutte le situazioni che vedono tanta gente tutta assieme, anche se all’aperto, senza mascherina, che urla, strilla canta e si parla addosso, sono ottime occasioni per favorire il diffondersi del contagio” le parole del professor Galli racchiudono l’allarme dei virologi preoccupati perché ad uscire in queste occasioni sono soprattutto i giovani che poi sono anche i più esposti all’infezione da Covid.

Adesso però l’Italia ha anche un alto numero di vaccinati e questo fa pensare che, anche se i contagi potrebbero tornare ad aumentare il rischio di ospedalizzazioni e decessi è più basso, ma non può essere zero.

Sfilate tricolori con le auto, cori, concerti di clacson è questo che allarma gli esperti “speriamo di non passare dal suono del clacson a quello delle ambulanze” ha commentato il virologo Crisanti.

L’augurio è che, insieme alla voglia di uscire e di esultare, ci sia da parte di tutti il senso di responsabilità per un’emergenza che non è ancora finita.

Una notizia delle ultime ore è quella dei tre contagiati Covid nella comitiva dei giornalisti italiani al seguito della Nazionale: tra i positivi ci sarebbe anche il telecronista Rai Alberto Rimedio che verrà sostituito.

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