Decreto sostegni: 11 miliardi alle imprese e condono fiscale. Draghi “mi vaccinerò con AstraZeneca”

Approvato il decreto sostegni.

Nella tarda serata di oggi, venerdì 19 marzo, il Consiglio dei Ministri ha licenziato il decreto legge che contiene le “Misure urgenti in materi di sostegno alle imprese e agli operatori economici, di lavoro, salute, e servizi territoriali, connesse all’emergenza da Covid-19”. A presentare le misure previste dal provvedimento è stato il Premier Draghi, nella sua prima conferenza stampa, insieme ad i ministri dell’Economia Daniele Franco e del Lavoro Andrea Orlando.

Per sostenere la ripresa del paese sono stati stanziati 32 miliardi: 11 miliardi saranno destinati alle imprese ed ai professionisti maggiormente danneggiati dalle misure dell’ultimo triennio e 5 miliardi sono destinati per il piano vaccini.

Le aree di intervento saranno 5:

  • Sostegno alle imprese ed all’economia: 60% per le imprese più piccole e 20% per le più grandi ma “ci sarà un secondo stanziamento in occasione della presentazione del Def”, ha chiarito il Premier Draghi che ha aggiunto in conferenza stampa “i pagamenti ad imprese, autonomi e partite Iva prevedono l’abbandono dei codici ateco e velocità nei pagamenti e l’Ufficio delle Entrate metterà a disposizione una piattaforma per i pagamenti a fine mese. I pagamenti, per coloro che ne hanno fatto richiesta, inizieranno l’8 aprile. Sulle imprese c’è una parte destinata al ristoro o indennizzo delle imprese che operano nella montagna, e c’è un provvedimento molto importante per autonomi e per i lavoratori di tutti i settori (compreso l’agricolo)
  • Disposizioni in materia di lavoro
  • Misure in materia di salute e sicurezza
  • Aiuti agli enti territoriali e altre disposizioni “urgenti”
  • Trasporto pubblico locale alle attività didattiche

Il tema del condono delle cartelle esattoriali, che ha portato prima ad una discussione con Lega, Forza Italia e M5S che chiedevano la cancellazione integrale del magazzino fiscale, e poi allo slittamento del Consiglio stesso, ha trovato soluzione nello stralcio delle cartelle fino a 5000 euro ma solo per il periodo 2000-2010 e la cancellazione può essere richiesta solo con un reddito Irpef che non superi i 30 mila euro.

Rispondendo ad una domanda sul caos vaccini il Premier Draghi ha poi riferito circa la campagna vaccinale “c’è stato un calo ma solo per un giorno, il ritardo non è stato disastroso e personalmente anche io farò AstraZeneca”.

 

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