Vaccino, la terza dose anticipata a 5 mesi. In arrivo il Super Green pass: limitazioni per i no-vax

Il governo ha ridotto da 6 a 5 mesi l’intervallo minimo di tempo per ricevere la terza dose di vaccino.

 

A chiarirlo il ministro della Salute Roberto Speranza che ha scritto su Facebook “la dose è cruciale per proteggere meglio noi e chi ci sta attorno. Dopo l’ultimo parere di Aifa sarà possibile farla a 5 mesi dal completamento del primo ciclo”.

Le parole del ministro sono arrivate durante l’incontro con le Regioni sulle nuove misure del Green pass, e sono state confermate da una circolare a firma del direttore generale della prevenzione del ministero della Salute Giovanni Rezza.

Dal 22 novembre la platea delle persone che possono effettuare la terza dose si è ampliata: al personale sanitario, utraottantenni, fragili e persone con più di 60 anni, si sono aggiunte tutti quelli di fascia di età compresa tra 40 e 60 anni.

Proprio a seguito del vertice con le Regioni il governo ha accelerato il passo verso il nuovo decreto che conterrà il provvedimento sul Super Green pass: attesi per domani cabina di regia e Consiglio dei ministri dove decidere il rilascio della certificazione verde solo per vaccinati e guariti.

Tamponi: niente più certificazione verde per chi effettua il tampone con il conseguente divieto di accedere ai luoghi chiusi come bar, ristoranti, cinema, teatri e stadi. Il tampone resterà valido per accedere ai luoghi di lavoro, ma la loro durata potrebbe diminuire (da 72 ore a 48 per i molecolari e da 48 a 24 per quelli rapidi). Al vaglio dell’Esecutivo anche l’estensione del Green pass sui mezzi pubblici e l’obbligo di terza dose al personale sanitario.

Green pass breve: l’obbligo vaccinale potrebbe essere introdotto per forze dell’ordine e personale scolastico. Il certificato verde potrebbe vedere anche una nuova riduzione di validità: non più 9 mesi ma soli 6 mesi.

Quando scatterebbero le restrizioni per i No-Vax? Le voci non sono unanimi: alcuni governatori chiedono misure univoche su tutto il territorio nazionale a prescindere dalle fasce di colore mentre altri chiedono che la stretta coincida con le fasce gialla, arancione e rossa.

Decreto in arrivo: Il nuovo provvedimento in arrivo si preannuncia ad alto impatto sulla quotidianità delle persone: la linea dura a cui sta lavorando il governo (anche alla luce di quello che sta accadendo nel resto d’Europa,  alle prese con la quarta ondata, tra lockdown generalizzati e vaccini obbligatori) serve a convincere i 7,6 milioni di italiani scettici sul vaccino e soprattutto a provare a salvare il Natale e la stagione invernale alle porte.

Super Green pass: il certificato verde diventerà “super” vale a dire che per ottenerlo non sarà più possibile effettuare un tampone ma occorrerà necessariamente il vaccino o essere guariti dal Covid. Resta solo da chiarire “da quando” scatteranno le nuove misure.

Mascherine all’aperto: il governo sta pensando di imporre il ritorno di mascherine all’aperto per tutti e su tutto il territorio nazionale.

Da ieri, 22 novembre, 20 comuni dell’Alto Adige sono tornati “rossi” con il ripristino del coprifuoco dalle 20 alle 5 del mattino, per effetto dell’ordinanza del governatore Arno Kompatscher. L’obiettivo è frenare il diffondersi della pandemia come sta accadendo anche nelle vicine Austria e Germania, tornate alle misure più rigide del lockdown. Da oggi anche la Grecia aumenta le restrizioni per i non vaccinati.

 

 

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