Sicurezza sul lavoro, in arrivo 2.000 nuovi ispettori: la soddisfazione di Enbital

Nel 2021, malgrado la riduzione del rischio suo lavoro dettato dagli stop imposti dai lockdown, gli incidenti sul lavoro hanno segnato un record critico.

Per questo l’Ispettorato Nazionale del Lavoro sarà il punto di riferimento contro l’incremento degli incidenti sul lavoro ed il sommerso, a livello statistico legato in maniera molto stretta all’incremento degli infortuni.

Tra nuove task force e campagne ispettive volte a livello regionale ha preso il via la lotta al caporalato e alle violazioni in materia di sicurezza sul lavoro. E per far sì che le ispezioni diventino più efficaci e selettive, sono in arrivo presso l’Ispettorato oltre 2.000 nuovi ispettori.

Inoltre si punta sull’interoperabilità delle banche dati con gli altri enti di vigilanza (INPS e INAIL) e con le ASL, nonché su una struttura ispettiva tanto centralizzata quanto territoriale.

Secondo i dati INAIL nel primo semestre del 2021 si sono verificati 538 infortuni mortali ed il settore nel quale si verificano più incidenti è quello dell’edilizia, dove si riscontrano anche le maggiori irregolarità contrattuali. Irregolarità e lavoro nero si segnalano però specialmente nelle zone a più alta attività produttiva, nel Centro e nel Nord, soprattutto tra le PMI. Quindi, non solo Agricoltura e Costruzioni ma anche Logistica e Delivery, nel Manifatturiero, Alberghiero e Ristorazione.

“Sono pienamente d’accordo con lo Stato italiano per l’arrivo di questi 2.000 nuovi ispettori – ha affermato il presidente di Enbital, Paolo Provino – che non deve essere visto come una negatività nei confronti delle aziende, ma come uno stimolo a migliorare perché se ci sono dei controllo le aziende tendono a mettersi in regola per tutelare la salute di tutti i lavoratori, ma anche per tutelare le aziende stesse. Questo perché per le aziende avere un infortunio o una morte sul lavoro significa perdere giorni e giorni di lavoro a causa del fermo di produzione. Vuol dire danni di immagini enorme, non dobbiamo guardare alla piccola azienda che ha pochi dipendenti, ma ai grandi colossi che subirebbero dei grossi problemi e ingenti perdite. Ritengo che investire sulla sicurezza e sulla formazione dei lavoratori è un vantaggio importante per le aziende anche in termini di produttività”.

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