Sfide pericolose sul web, via libera al sequestro dei siti

Alla base del suicidio di un adolescente milanese potrebbero esserci proprio alcune sfide che circolano in rete.

La Procura di Milano ha disposto l’oscuramento delle pagine web che propongono video e tutorial relativi alla folle e pericolosa pratica dell’auto-soffocamento. L’ipotesi degli inquirenti è che proprio la visione di contenuti di questo tipo possa aver indotto un 14enne milanese ad un tentativo di emulazione, che si è purtroppo concluso con la morte del giovane.

Dalle indagini è infatti emerso che poco prima di togliersi la vita, il giovane avrebbe consultato diversi siti dove si parlava del “blackout”, un’assurda sfida che spinge i partecipanti a privarsi dell’aria fino al limite del soffocamento.

“Si tratta di capire – spiegano i magistrati – chi vi sia dietro questo macabro gioco e, soprattutto, se il giovane sia stato indotto psicologicamente o obbligato a compiere tale gesto estremo da parte di qualcuno”.

“Di questa pratica assurda – scrivono i pm – si era iniziato a parlare dallo scorso mese di febbraio, quando un altro 14enne venne trovato in fin di vita a Tivoli, provincia di Roma, strangolato dal cavo della sua Playstation, poi morto qualche giorno dopo all’ospedale Gemelli”.

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