Pubblicità: stop a modelli estetici “anoressici”

Bandite le immagini del corpo potenzialmente associabili a disturbi patologici del comportamento alimentare.

L’Istituto autodisciplina pubblicitaria, IAP, ha modificato il proprio regolamento relativo alla comunicazione commerciale, introducendo il divieto di utilizzare immagini del corpo ispirate a modelli estetici chiaramente associabili a disturbi del comportamento alimentare particolarmente rischiosi per la salute.

Il divieto, spiega IAP in una nota, nasce dalla consapevolezza “che i modelli estetici proposti dalla pubblicità possono in qualche misura condizionare soprattutto il pubblico dei più giovani nel perseguire determinati stili di vita e canoni estetici”.

I disturbi del comportamento alimentare, ricorda IAP, hanno cause molteplici, tuttavia l’esaltazione da parte dei mass media di modelli estetici basati su un’eccessiva magrezza, può contribuire a favorire la diffusione di comportamenti alimentari errati e pericolosi.

Da qui l’assunzione di responsabilità da parte di IAP, tra i cui associati figurano i maggiori operatori del settore pubblicitario, nel dare il proprio contributo a vigilare su questo nuovo fronte, attivando i propri meccanismi di sanzione laddove si riscontrino messaggi in contrasto con la nuova norma.

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