Cartoni per la pizza tossici, indagine del Ministero della Salute

Ad essere a rischio sono alcuni cartoni per pizza importati dall’estero.

Il bisfenolo A (BPA), sostanza potenzialmente pericolosa per l’uomo, può migrare dalla scatola all’alimento in essa contenuto. A dimostrarlo è uno studio realizzato da “il Salvagente”, che in due dei tre campioni analizzati ha trovato concentrazioni allarmanti di BPA.

Lo studio si è basato sull’analisi di tre cartoni per la pizza, due dei quali importati dall’estero, ed ha avuto risultati tutt’altro che rassicuranti. Se infatti la pizza ospitata nel cartone prodotto in Italia non ha mostrato alcuna contaminazione, lo stesso non può dirsi per quella contenuta nei due imballaggi di produzione straniera, che ha mostrato livelli di BPA compresi tra 179 e 311 parti per miliardo.

Come spiegato dal direttore de “il Salvagente”, Riccardo Quintili, si tratta di concentrazioni non trascurabili e che sarebbero illegali se i contenitori fossero realizzati in plastica mentre, per quanto riguarda il cartone, l’attuale normativa non prevede alcun limite sul BPA.

Il problema, ipotizza Quintili, potrebbe essere legato all’uso di cartone riciclato, pratica vietata in Italia dato che la normativa nazionale impone che i contenitori alimentari usa e getta prodotti nel nostro paese vengano realizzati esclusivamente con cellulosa vergine.

Questo spiegherebbe, tra l’altro, come mai il contenitore prodotto in Italia sia risultato l’unico dei tre immune al problema della contaminazione da BPA. La questione è nel frattempo finita sotto la lente di ingrandimento del Ministero della Salute, che ha commissionato una ricerca sulla presenza di contaminanti in carte e cartoni destinati al contatto con gli alimenti.

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