Isernia, XIV raduno degli alpini: migliaia di penne nere abruzzesi alla sfilata finale

alpiniIsernia. Migliaia di penne nere, provenienti dalla Sezioni e dai Gruppi Alpini dislocati su tutto il territorio Abruzzese, si sono incontrate ieri mattina in piazza Giustino D’Uva a Isernia, per dare vita alla consueta e affascinante sfilata per le vie della città, che quest’anno ospita il XIV Raduno del 4° Raggruppamento.

Il raduno, organizzato dalla Sezione Alpini Molise, è di importanza nazionale e ha interessato i Gruppi Alpini di Abruzzo, Marche, Sicilia e Sardegna, oltre alle rappresentanze di Bari, Firenze , Latina, Massa Carrara, Napoli , Pisa , Livorno, Lucca e Roma.

L’Abruzzo ha partecipato alla sfilata con migliaia di Alpini, costituendo la presenza più imponente della manifestazione. La presenza Abruzzese, oltre che dall’attaccamento e alla storica tradizione alpina, quest’anno è notevolmente favorita dalla vicinanza del capoluogo molisano. Presenti alla manifestazione il presidente di Sezione A.N.A. Abruzzi Giovanni Natale e molti membri del direttivo, come il Cavalier Tonino Di Carlo, presidente della Commissione Sport A.N.A. ,che lo scorso 23 e 24 marzo a Roccaraso diede un contributo determinante per la perfetta riuscita del 47° Campionato Nazionale A.N.A. di Slalom Gigante.

In rappresentanza dello Stato Maggiore dell’Esercito, il Generale di Divisione Claudio Berto, molto legato agli alpini d’Abruzzo, dove in passato ha svolto funzioni di Comando al Battaglione Alpini L’aquila.

Il Capo Gruppo Alpini di Castel di Sangro Cav. Donato Di Domenica ha commentato: “In un Raduno del 4° Raggruppamento Alpini, non si era mai vista una partecipazione così sentita della gente come qui a Isernia”.

Il sindaco di Isernia, all’apertura del raduno ha dato il suo benvenuto alle “Penne Nere” a nome di tutta la cittadinanza. “Le penne nere”, ha commentato Brasiello, “sono truppe leggendarie, al punto che alcuni loro simboli, come il cappello alpino, fanno parte dell’immaginario collettivo e fanno pensare a un impegno etico oltre che militare, ad un virtuoso ruolo sociale del Corpo, quale nucleo che opera anche in interventi di pace, di protezione civile, di solidarietà”.

 

Pierluigi Monaco

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