Terremoto, fondi raccolti con gli sms: si accende la polemica

Polemica sulla raccolta fondi dagli sms solidali della Protezione civile destinati alle zone terremotate. Secondo notizie stampa, la Procura di Rieti sentirà il sindaco di Amatrice, Sergio Pirozzi, nell’ambito di un’indagine riguardante la destinazione degli oltre 33 milioni di euro raccolti.

 

Fondi che non sarebbero “mai arrivati alle popolazioni colpite dal sisma” e che farebbero riferimento a interventi “estranei alle aree pertinenti”, come, ad esempio, “una pista ciclabile in un paese delle Marche non colpito dalle scosse”. La Protezione civile smentisce la ricostruzione giornalistica: “nessun euro donato dagli italiani è ‘sparito’. I fondi raccolti, come stabilito, sono destinati a interventi in favore dei territori colpiti dal sisma. Le donazioni sono nella contabilità speciale del Commissario straordinario alla ricostruzione dopo l’approvazione dei progetti proposti dalle Regioni d’intesa con i territori colpiti”.

 

 

“I progetti finanziati con i fondi degli sms solidali qui stanno partendo. Per quanto mi riguarda non ho riscontrato alcuna anomalia”: a dirlo è il sindaco di Norcia Nicola Alemanno. Rispondendo all’ANSA dopo le polemiche per la mancata assegnazione dei fondi ad Amatrice.

“All’Umbria – ha ha spiegato Alemanno – sono spettati 4 milioni e mezzo di euro derivanti dagli sms di solidarietà. Dopo la ripartizione ci siamo riuniti con la presidente della Regione Catiuscia Marini e gli altri sindaci del cratere decidendo insieme di utilizzare un milione per la dotazione didattica delle scuole, 500 mila euro per i beni culturali e tre milioni per realizzare nelle frazioni centri sociali in grado di fungere da strutture di emergenza in caso di necessità. Le procedure sono andate avanti regolarmente e i progetti stanno partendo”.

 

Il sindaco di Norcia ha ribadito di non avere riscontrato problemi. “Lavoriamo tutti insieme – ha concluso Alemanno – individuando le priorità per il territorio”.

 

 

 

 

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