Bambina morta di malaria: ipotesi contagio in ospedale

Si fa largo l’ipotesi che la bambina abbia contratto la malattia durante un ricovero nell’ospedale di Trento.

Dalle prime indicazioni che abbiamo avuto pare che la bambina potrebbe aver contratto la malaria in ospedale, a Trento, motivo per il quale sarebbe un caso molto grave” a dichiararlo è la ministra della Salute Beatrice Lorenzin, che ha poi sottolineato come un team di esperti sia già al lavoro nella struttura trentina dove il reparto di pediatria è stato chiuso in via precauzionale, così da poter procedere con la disinfestazione.

Nelle scorse settimane, la bambina è stata tre volte nell’ospedale di Trento: la prima dal 16 al 21 agosto per un esordio di diabete, la seconda il 31 agosto per una faringite e infine lo scorso 2 settembre, quando la piccola è arrivata priva di conoscenza al pronto soccorso della struttura trentina. In quest’ultima occasione, quando gli accertamenti hanno rivelato la presenza della malaria, i sanitari hanno subito disposto il trasferimento in elicottero agli Spedali civili di Brescia, dove tuttavia la piccola è arrivata in condizioni disperate. La bambina era stata infatti colpita da malaria cerebrale, una forma della malattia particolarmente aggressiva, contro la quale le terapie si sono purtroppo rivelate inutili.

Resta ora da capire come la bambina abbia contratto la malaria. Giovanni Rezza, medico epidemiologo responsabile del Dipartimento di malattie infettive dell’Istituto superiore di sanità, ha definito la vicenda un “caso criptico”, spiegando poi che “questa malattia viene trasmessa da un certo tipo di zanzara che in Italia non c’è ed è ignota allora la modalità di trasmissione. Visto che in Italia la zanzara non esiste, la trasmissione allora può avvenire con contatto sangue nel sangue e quindi da qualcuno che ha già contratto il virus. Ma ora non sappiamo nulla sulla modalità di trasmissione e, sottolineo, questi sono casi davvero molto rari”.

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