Terremoto Giappone, il racconto del cuoco giuliese

de_berardinis_arinoTokyo. “Noi stiamo tutti bene per fortuna”. Così il cuoco giuliese Arino De Berardinis ha tranquillizzato il fratello Walter con un messaggio inviato tramite posta elettronica.

Arino è un cuoco di 38 anni, vive a Fujisawa e gestisce un ristorante “Trattoria Arino” ad Hayama, nella baia di Tokyo. Da qui l’enorme paura dei famigliari non appena appresa la notizia dello tsunami che si è abbattuto violentemente in queste ore proprio sulle coste giapponesi.

Il cuoco giuliese ha fatto sapere di non aver subito fortunatamente danni al ristorante, dove si è recato nonostante nessun giapponese si veda in giro: “qui sono tutti incollati alla tv – racconta, infatti, Arino – questa si presenta come una grande tragedia per il Giappone”.

Dopo le violenti scosse, De Berardinis ha dovuto camminare a piedi per 20 chilometri senza luce per poter tornare a casa. “Sono esausto – ha scritto al fratello Walter – ti telefono questa sera, se ci riesco, noi stiamo tutti bene per fortuna. Hiromi e i bambini sono dal nonno a Fujisawa. La nonna e mia cognata Satomi sono bloccate a Tokio, ma sono vive. Non vedo nulla, per la mancanza di luce elettrica, ma sicuramente ti faccio sapere se ho subito danni. La mia città, Fujisawa, dove abito; Kamakura, dove vanno a scuola i miei bambini e Hayama, dove c’è il mio ristorante, hanno riportato lievi danni e tanta, ma tanta paura”.

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