Roma, parla il padre della ragazza violentata: “Può succedere ancora”

Mia figlia ha deciso di sacrificare la sua privacy perché la cosa sia pubblica, perchè la gente sappia, perché le istituzioni si mettano in moto”.

Sono passati solo due giorni dalla notte di terrore vissuta dalla figlia, quando la ragazza è stata sequestrata e violentata, ma Vladimir Kosturi, professore di matematica di origine Albanese, a Roma da 27 anni, non ci sta a rimanere in silenzio; è stato lui a diffondere, sia fisicamente nel quartiere che attraverso Facebook, un volantino dove denuncia quello che è successo.

I carabinieri hanno arrestato uno degli aguzzini della giovane, un rom trentatreenne di origine romena, mentre sono ancora in corso le ricerche del sue complice, ma secondo Kosturi quello che è accaduto alla figlia non è un caso isolato, per questo, d’accordo con la ragazza ha deciso di esporsi pubblicamente, con il volantino ma anche con una manifestazione che si terrà il prossimo sabato a Roma, nel quartiere Prenestino.

Mia figlia – continua Kosturi – è maggiorenne ed è stata lei che ha deciso di esporsi con nome e cognome, di sacrificare la sua privacy perché la cosa sia pubblica, perché la gente sappia, perché le istituzioni si mettano in moto. Il secondo motivo è che quello che è successo a mia figlia potrebbe succedere ancora”.

Nasce da queste motivazioni l’idea della manifestazione, spiega ancora Kosturi : “ Vogliamo che ci sia la gente e inviteremo e faremo parlare anche altre vittime di violenza, cercheremo di non inquinare la manifestazione con tendenze elettorali, di non permettere interferenze, anche se chi vuole può venire. Durante l’incontro parlerà in primis mia figlia, lei vuole esporsi e condividere questa cosa terribile che le è successa. Lei è una ragazza forte ma adesso la notte non riesce più a dormire, è segnata”.

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