Crisi di governo: riprende quota il Conte-ter. Cosa chiede Italia Viva di Renzi

Tutti al lavoro per un Conte-ter, e ultime ore a disposizione del presidente incaricato Roberto Fico.
Nel 2018 il “contratto di governo”, sottoscritto da Luigi Di Maio e Matteo Salvini, vedeva salire prima al Quirinale da Mattarella e poi a Palazzo Chigi il giurista filo-grillino Giuseppe Conte, “l’avvocato difensore del popolo italiano” che diventerà il primo Presidente incaricato della diciottesima legislatura.
Era appena nato il “governo del cambiamento”.
Al primo governo Conte seguirà nel 2019 un Conte-bis fondato su un “patto di legislatura” tra il M5 stelle ed il PD.
Oggi lo scenario è un possibile Conte-ter sulla base di un “crono-programma” chiesto da Matteo Renzi.
Intanto questo lunedì 1 febbraio è il giorno del maxi-tavolo tra i partiti della maggioranza per decidere il programma “prima il programma poi il nome del Premier” ha dichiarato il leader di Italia Viva Matteo Renzi.
Ed è Matteo Renzi che al momento sta giocando da protagonista la partita politica chiedendo importanti cambiamenti: sul piatto ci sarebbero due Ministeri strategici quali Giustizia e Lavoro (in realtà Renzi mira anche a quello dell’Economia), poi ci sarebbe la questione Arcuri e infine anche la testa del consulente politico Rocco Casalino.
I MINISTERI (e il totonomi)
Sotto il tiro di Renzi ci sarebbero: Economia, Giustizia, Lavoro, Infrastrutture e Scuola.
– Al Ministero dell’Economia siede oggi Roberto Gualtieri, nome tutelato dalla stessa Confindustria e su cui pare Conte e i suoi sostenitori non siano disposti a cedere “per il bene del Paese alcuni nomi devono restare” ha commentato Carlo Bonomi di Confindustria.
Nodo centrale e punto forte di Renzi (grazie al sostegno in questo caso dello stesso Partito Democratico) sono il ministero della Giustizia e quello del Lavoro. E’ lo stesso Pd infatti che chiede di mettere fine alla linea giustizialista di Alfonso Bonafede come nessuno vuole battersi per il ruolo del ministro del Lavoro Nunzia Catalfo, mentre sarebbe quest’ultimo un ministero chiave per il Recovery Plan.
– Alle Infrastrutture e Grandi Opere potrebbe arrivare la Boschi al posto della De Micheli e la Azzolina potrebbe essere sostituita dalla Ascani.
Il Pd fa sapere che se Renzi si accontenta dei Ministeri di Giustizia e Lavoro la quadra si può trovare mentre si dicono irremovibili sul Mes, ma un accordo sarebbe possibile se si destinassero maggiori risorse alla sanità?
COMMISSARIO ALL’EMERGENZA
Italia Viva fa sapere che il problema non è il nome di Domenico Arcuri ma l’aver “accentrato un potere immenso su un singolo individuo. Ogni investimento pubblico fatto per la pandemia passa dalle mani del commissario: terapie intensive, mascherine, vaccini. La diarchia Conte-Arcuri è diventata troppo pericolosa per la trasparenza della cosa pubblica”.
ROCCO CASALINO
Tra le richieste di Italia Viva, per trattare sulla crisi di governo, ci sarebbe anche la rimozione del consulente politico del Premier Conte, Rocco Casalino, che ha dichiarato “io non mollo manco morto, certo non mi dimetto perchè lo chiede Renzi”.
Insomma, quella di oggi potrebbe essere una giornata decisiva per la risoluzione della crisi di governo dove l’appoggio di Italia Viva ad un Conte-ter potrebbe arrivare grazie alla sostituzione dei nomi ai Ministeri e allontanare così il rischio elezioni.
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