Covid, l’Europa blinda i confini: divieti e maxi-sanzioni

L’Europa chiude.

Chiude la Germania che impone un lockdown rafforzato, chiude la Francia che invece impone un lockdown leggero e chiude la Gran Bretagna che dal 29 marzo alla fine di giugno vieta agli inglesi di lasciare i confini nazionali: salvo motivi urgenti, di lavoro o salute, chi proverà a mettersi in viaggio verso altri paesi incorrerà in multe fino a 5 mila sterline. La norma, messa nera su bianco, vuole limitare il rischio d’importazione delle temute varianti dopo essere riuscito, con fatica, ad abbassare al minimo il numero dei decessi e ricoveri dei mesi passati.

Misure rigide per contenere una terza ondata del virus che fa paura soprattutto adesso che le campagne vaccinali sono in corso, e rischiano di essere compromesse dalle varianti.

GERMANIA:

Angela Merkel che è riuscita ad ottenere un accordo con le Regioni per estendere le misure del lockdown rafforzato fino a Pasqua: dal 1 al 5 aprile negozi chiusi, raduni e pranzi vietati, funzioni religiose annullate.

“La situazione è grave” ha dichiarato la cancelliera tedesca “la Germania a causa delle varianti è entrata in una nuova pandemia, abbiamo un nuovo virus, più letale e più infettivo e contagioso, che dura più a lungo”.

FRANCIA:

Lockdown morbido per Emmanuel Macron che chiude la Francia per la terza volta (ma solo Parigi ed alcuni distretti). Dal 18 marzo, e per 4 settimane, nuove limitazioni: aperti solo i negozi di prima necessità, possibilità di uscire di casa entro un raggio di 10 km ma senza limiti di tempo, le scuole restano aperte.

GRAN BRETAGNA:

Se chi vive nel Regno Unito non potrà viaggiare fino a giugno, con multe salate per i trasgressori, non va meglio per chi entra: attualmente chi arriva dall’Europa è sottoposto ad una quarantena di 10 giorni (che dovrebbero essere estesi a 14 giorni). E non andrà meglio a luglio ed agosto: il governo sta già pensando di vietare i viaggi di piacere in quei Paesi che non saranno inseriti dalle autorità nella “zona verde”.

In Gran Bretagna già la metà della popolazione adulta ha ricevuto la prima dose di vaccino con un ritmo di inoculazioni quotidiane da record: oltre 800 mila al giorno. Il dato di media delle vaccinazioni, che arriva dal resto d’Europa, è invece di appena il 12%.

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