A Filetto l’XI edizione del Festival del Peperoncino Piccante

Chieti. L’associazione Accademia Abruzzese del Peperoncino Piccante organizza l’XI edizione del Peperoncino Piccante a Filetto dal 20 al 23 agosto prossimi. Con il patrocinio della Regione Abruzzo, la Provincia di Chieti ed il Comune di Filetto.
L’ormai tradizionale appuntamento con il Festival del Peperoncino Piccante di Filetto è uno straordinario incontro culturale tra cucina e territorio, ma soprattutto un itinerario nel gusto, tra ricette, storie, memorie, invenzioni, domande, arti, suoni, colori e sapori, tutti esaltati da quella speciale scintilla detta capsalcina, elemento naturale che accende l’effetto piccante del peperoncino.

“Sono orgoglioso di ospitare questo Festival – ha sottolineato il sindaco di Filetto, Sandro Di Tullio – che negli anni sta crescendo. Filetto è un paese piccolo ma è molto bello ed accogliente, nel giro di poco tempo si possono raggiungere il mare, la montagna ed i grandi centri. Il Festival parte dalla parte più attiva del paese che è anche la parte più bella. Molti visitatori arriveranno a Filetto, ce n’è per tutti i gusti, ci sarà divertimento di tutti i tipi. Invitiamo tutti ad intervenire, chiunque verrà sarà soddisfatto di ciò che verrà offerto dal paese. Ringrazio tutti coloro che collaborano alla riuscita del Festival, soprattutto i volontari”.

Numerosi stand gastronomici riempiono quattro piazze del paese pedemontano alle falde della Majella, offrendo al pubblico i piatti della tradizione abruzzese, cucinate dalle persone del paese: pizza e foje, sagne con i fagioli e ceci, crispelle, pizza scima, trippa, spezzatino di pollo e di vitello, pecora alla callara, cannoli dolci con crema piccante, sono solo alcune delle pietanze da scoprire e gustare, seguendo la mappa del menù itinerante. Oltre ai rassicuranti e già noti piatti abruzzesi, il Festival dà spazio anche alla cucina estera, come a celebrare le radici esotiche del peperoncino, innaffiando tutta la degustazione piccante con i vini della premiata Orsogna Winery e la birra artigianale piccante.

“Filetto è un paese che si snoda su due colline – ha rimarcato Luigi Libertini del direttivo dell’Accademia del Peperoncino Piccante di Filetto – questa sarà una manifestazione itinerante. L’Accademia nasce circa 11 anni fa, il peperoncino è una spezia importata dopo la scoperta dell’America e si è subito acclimatata al clima mediterraneo. Siamo partiti pian piano dal lontano 2004 e siamo andati avanti. Siamo partiti in sordina e intorno al 2008 c’è stato l’exploit. Tanti sono gli avvenimenti, negli anni passati abbiamo ampliato l’offerta culinaria. Si valorizzerà il piccante, abbiamo voluto la collaborazione con uno chef internazionale. Ci siamo voluti concentrare anche su un aspetto un po’ più ludico come l’elezione di Miss Peperoncino. Sotto il punto di vista culturale avremo una estemporanea di pittura. Il nostro Festival avrà 14 stand enogastronomici con proposte di menù differenti l’uno dall’altro. Quest’anno cercheremo di coinvolgere ancora di più le zone del centro storico. Questa manifestazione va avanti da 11 anni perché è tutto il paese ad essere coinvolto. Negli anni passati tante sono state le persone coinvolte nel direttivo, tutti hanno lasciato qualcosa all’Accademia e alla manifestazione”.

L’XI edizione del Festival celebra il piccante non solo sul palato, ma anche attraverso tutti gli altri sensi della percezione. E per questo che musica, danza, arte e spettacolo della bellezza e della buona cucina animano le strade “infuocate” di Filetto nei seguenti appuntamenti culturali in piazza dell’Orologio: venerdì 21 e sabato 22 agosto, dalle ore 21.30, elezione di Miss Peperoncino Piccante; domenica 23 agosto, alle ore 21, concerto reggae folk dialettale degli Zarrafolk; tutte le sere dalle ore 23 show cooking della chef internazionale Antonella Barbella.

“Nove anni fa da Lanciano mi sono trasferita ad Amsterdam per seguire le ragioni del cuore – ha detto la chef Antonella Barbella – mi sono chiesta che cosa si potesse fare per portare una parte d’Italia considerando che l’Italia è conosciuta per il buon cibo. Nella manifestazione vedo l’amore per la famiglia e per le buone ricette che vogliamo riproporre. Andiamo a riproporre la tecnica, la ricetta e gli ingredienti antichi e li attualizziamo. Dall’antichità al moderno non solo per le ricette ma anche per gli ingredienti. La particolarità di questo evento è che oltre al cibo c’è cultura ed altro, è un evento ricchissimo. Lo stare insieme, la condivisione a tavola della ricetta, sono legati alla religione e alla tradizione della famiglia. Abbiamo la fortuna di aver questi paesini che valorizzano il peperoncino”.

Francesco Rapino

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